Cerca
Close this search box.
Eticamensa: dalle scuole i pasti ai bisognosi
Attualità

Eticamensa: dalle scuole i pasti ai bisognosi

 E’ emerso che in una classe di 25 allievi, alla scuola primaria Rio Crosio, si avanzavano circa 6 porzioni a pasto, per un totale di 40 chili di cibo a settimana

E’ stato siglato venerdì, alla scuola primaria Rio Crosio, il protocollo d’intesa del progetto EticaMensa. Partito dall’idea di una classe della scuola alcuni anni fa, è stato poi condiviso dall’intera scuola, coinvolgendo Comune, Centro di ascolto caritas della parrocchia “Nostra Signore di Lourdes” e ditta Alessio, la società che distribuisce i pasti alla mensa scolastica.

L’idea, nata anni prima nella classe seguita dai maestri Giampiero Monaca a Lina Prinzivalli, è la seguente: i maestri, insieme agli alunni, hanno osservato il cibo che finiva nella pattumiera perché avanzato, hanno imparato ad ordinare soltanto la mezza porzione quando non si sentivano di mangiare quella intera (in base a precise regole definite in classe per garantire comunque una dieta equilibrata) e hanno valutato lo spreco del punto di vista quantitativo. E’ emerso che in una classe di 25 allievi si avanzavano circa 6 porzioni a pasto, per un totale di 40 chili di cibo a settimana.

«Vi siete accorti che troppe cose avanzavano nei piatti – ha ricordato l’assessore Marta Parodi rivolgendosi ai bambini – e, grazie alla sensibilità degli insegnanti, avete imparato ad avvicinarvi saggiamente al cibo e alla possibilità di aiutare chi è meno fortunato di voi. Vi siete quindi rivolti alle Istituzioni. Non era facile, ma come Comune abbiamo messo insieme l’apporto di tutti per rendere concreto il progetto».
Il tutto grazie alla legge regionale 12 del 2015 che ha fatto da riferimento (prima firmataria Angela Motta, presente all’incontro di venerdì con l’assessore regionale Augusto Ferrari), testo che promuove e sostiene progetti e attività di recupero, valorizzazione e distribuzione dei beni invenduti, ai fini di sviluppare la cultura del consumo critico come modello di vita virtuoso avente vantaggi sia economici che ambientali e sociali.

Si è potuti così arrivare al protocollo. In base al documento «le eccedenze alimentari non distribuite della mensa scolastica della Rio Crosio saranno selezionati e collocati in appositi contenitori dagli operatori della ditta Alessio, destinati al Centro di ascolto Caritas della parrocchia Nostra Signora di Lourdes, vicina alla scuola. I volontari ritireranno i pasti e li consegneranno alle famiglie bisognose che seguono nella loro attività di volontariato.
Presenti all’incontro anche alcuni volontari che effettueranno i servizi, i quali hanno ricordato come, in questo modo, aiuteranno quattro famiglie del quartiere. Il protocollo di intesa ha validità fino alla fine dell’anno scolastico e potrà essere rinnovato per il prossimo.
La firma del protocollo ha seguito una lezione di educazione alimentare che ha coinvolto i bambini con l’intervento di Federica Buglioni, autrice, insieme ad Emanuela Bussolati, di numerosi libri sul tema, tra cui “Storie in frigorifero”.

Elisa Ferrando

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale