Battute finali di campagna elettorale anche per Europa Verde che ha ricevuto a sostegno di Paolo Crivelli il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli. Numerose le presenze al bar Garibaldi, dove era fissato l’incontro. «Nella nostra lista, che è ecologista, – ha tra l’altro detto il portavoce di Europa Verde Asti, Giuseppe Sammatrice – contiamo più donne che uomini». È poi intervenuto il capolista, Gianfranco Miroglio, spiegando le tre ragioni della sua candidatura: «Sostenere Paolo Crivelli, persona disponibile, bella e capace; salvare Asti che è in zona retrocessione e soffre di un degrado fisico, sociale e ambientale ma che, se si volesse, potrebbe essere liberata dalla oligarchia di supponenti che la sta malamente governando; il terzo motivo – ha concluso – sono io che non mi rassegno al fatto che l’ambiente non sia ancora una priorità».
«I cambiamenti climatici sono ormai sotto gli occhi di tutti, se ne parla da moltissimi anni ma non si fa nulla – ha commentato il parlamentare Paolo Romano – mentre un intervento ecologico, rinnovando le idee ma anche le persone, è ormai indispensabile». Sammatrice ha quindi ricordato di come Asti sia fanalino di coda delle città più inquinate d’Italia, tra quelle con più traffico e di come, questo traffico, sia concentrato proprio nei tre lati dove ci sono le ferrovie sospese. «Per questo – ha detto – abbiamo bisogno di firme a favore della proposta di legge per riaprire tutte le ferrovie sospese del Piemonte, affinché i 500 km di ferrovia vengano riattivati per collegare tutti i paesi».
«Non ci può essere cura dell’ambiente se non c’è cura per noi stessi e per le relazioni umane», ha invece affermato nel suo intervento la candidata Daniela Bucci. «Questa è una città importante per il suo patrimonio storico e le per le sue eccellenze – ha esordito Angelo Bonelli – ma alla destra non importa se i nostri fiumi sono in secca, se c’è siccità e desertificazione, se l’inquinamento ha raggiunto livelli pericolosi anche per la nostra salute, loro rappresentano l’egoismo del presente mentre noi vogliamo dare una dimensione del futuro».
Ha poi parlato del caro bollette, delle compagnie energetiche e dei loro extraprofitti: «Il prossimo autunno vedrà la crisi sociale più profonda della nostra storia, – si è rammaricato – bisogna mettere un tetto al costo del gas e il ministro Cingolani, invece di andare in giro a farsi bello dicendo che siamo di fronte a una truffa, dovrebbe fare in modo che l’extraprofitto (si parla di miliardi di euro), sia restituito alle famiglie italiane; bisogna anche investire sulle energie rinnovabili, in Germania e in Danimarca – ha informato – la produzione di eolico ha abbattuto i costi e i tedeschi puntano, entro il 2035, a soddisfare in modo ecologico al 100% il proprio fabbisogno energetico; bisogna dare allora anche una dimensione etica al voto per pensare a chi nascerà domani».
«Asti è una città malata ma non nel cuore – ha concluso Paolo Crivelli – e noi ce la metteremo tutta per fare una svolta, per mandare a casa l’attuale amministrazione perché altri cinque anni di questo potere medioevale non ce lo possiamo permettere».
[foto Billi]