Mentre il presidio dei lavoratori ex Embraco in piazza Castello a Torino ha ricevuto la visita dell’onorevole Matteo Salvini che, in città per impegni elettorali, ha promesso attenzione per la loro causa, è l’assessore al lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino ad alzare la voce contro il silenzio del governo sul destino dell’azienda di Riva presso Chieri.
Chiorino giovedì scorso ha convocato un tavolo con sindacati, Prefettura, curatela fallimentare della Ventures e tecnici della Regione durante la quale ha lanciato parole di fuoco all’indirizzo di Roma.
«E’ inaccettabile questo silenzio tombale da Roma: 391 lavoratori non possono essere considerati invisibili agli occhi dei ministeri – ha esordito Chiorino – nonostante le innumerevoli lettere e sollecitazioni condivise a tutti i livelli istituzionali, non è pervenuta alcuna risposta alla richiesta di una convocazione di un tavolo interministeriale. Vista l’imminente scadenza del 22 luglio, ho deciso di calendarizzare degli incontri settimanali proprio per evitare che si abbassi il livello di attenzione e restare tutti aggiornati sulla situazione in attesa di risposte dal Ministro Giorgetti».
Le parti coinvolte nell’incontro hanno condiviso le proprie perplessità sulla situazione: massima disponibilità da parte della Prefettura e della curatela che sta lavorando alla documentazione per la proroga della cassa introdotta nel Dl Sostegni bis. Preoccupazione alta da parte dei sindacati sia per le mancate risposte da parte del governo sia nei confronti di un piano B di cui non si è vista traccia.
«Mancano meno di 20 giorni al termine degli ammortizzatori sociali e il Mise continua a essere assente. Registriamo un silenzio assoluto sul progetto Italcomp e sulla possibilità di ricollocare i 400 lavoratori ex Embraco – così Vito Benevento, segretario organizzativo Uilm Torino – insieme ai lavoratori metteremo in atto tutte le iniziative di lotta che saranno ritenute necessarie”.
Dal canto suo, la Fiom Cgil Torino, attraverso Ugo Bolognesi, commenta amara: «E’ dal 23 aprile che il tavolo di crisi del ministero non si riunisce: alla faccia del tavolo sempre attivo promesso a suo tempo da Todde. Nessuna risposta alla lettera firmata da tutto il territorio, bel segno di rispetto verso la nostra città e la nostra regione. Quando il governo comincerà ad assumere il proprio compito e le proprie responsabilità? Siamo davvero delusi e arrabbiati, non si trattano così 400 famiglie di cittadini e lavoratori. Vogliamo subito risposta alla domanda inviata dal curatore fallimentare per la proroga della cassa integrazione, per il ritiro dei licenziamenti, e vogliamo la convocazione immediata del tavolo per la reindustrializzazione».
L’assessore Chiorino, lungi dall’abbandonare la vertenza, ha deciso al termine della riunione, di aggiornare il tavolo della crisi settimanalmente finché non ci sarà una risposta dal Mise. La prossima convocazione è stata programmata per giovedì 8 luglio presso il quartier generale di Via Magenta.
Nella foto l’assessore Chiorino con i lavoratori dell’Embraco in piazza Castello