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Concordato

Ex Embraco, proposta di concordato fallimentare: a ciascun lavoratore solo 7.000 euro lordi

La proposta di concordato è subordinata all’accettazione di almeno il 90% dei dipendenti in forza al giorno del fallimento

Game over per l’ex Embraco. Il punto finale arriva dal tribunale fallimentare di Torino che ha dato il via libera alla proposta di concordato presentato da Chieritalia, società emanazione di Whirlpool, e la curatela per la liquidazione dei creditori con i soldi rimanenti del fondo Escrow (circa 9 milioni di euro). Nel piano del concordato, una volta liquidati i debiti, compresi i 700 mila euro per le spese della curatela fallimentare, per i 391 lavoratori dello stabilimento rivese rimarrebbero circa 7.000 euro lordi a testa. Briciole o poco più.

«Vergognoso!», dice Ugo Bolognesi della Fiom che ha seguito le lotte dei lavoratori nei lunghissimi quattro anni passati tra l’illusione di reindustrializzazione e la doccia fredda del fallimento.

Il fondo Escrow era stato accantonato da Whirlpool proprio per favorire la ripresa dell’attività industriale. Venti milioni dilapidati in gran parte nell’avventura fraudolenta della Ventures. I nove milioni ancora in cassa avrebbero dovuto costituire la dote per il socio privato che il Governo stava cercando per far partire il progetto Italcomp. La creazione del polo dei compressori italiano, che avrebbe dovuto fondere ex Embraco e la veneta Acc, è stata però affossata dal ministro allo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti come “inesistente”.

E’ chiaro che con queste premesse non ci siano più prospettive di una ripresa industriale dell’attività a Riva presso Chieri. La pietra tombale arriverà quindi prima del 22 gennaio, termine degli ammortizzatori sociali per cessata attività a cui è legato il destino delle 391 famiglie chieresi.

La proposta di concordato è subordinata all’accettazione di almeno il 90% dei dipendenti in forza al giorno del fallimento. Se la firma del verbale di conciliazione raggiungerà quella soglia, di ex Embraco non si sentirà più parlare.

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