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Fa discutere la targa a Carlo Levi "pittore"
Attualità

Fa discutere la targa a Carlo Levi “pittore”

Domenica mattina l’intitolazione dell’area polivalente della Torretta, ma perché non ricordarlo come scrittore?

Probabilmente la sua “Donna con frutta” non è un’opera così conosciuta come il telero “Lucania ‘61” che realizzò per raccontare la Basilicata nell’esposizione di Torino 1961, ma sebbene Carlo Levi (Torino, 29 novembre 1902 – Roma, 4 gennaio 1975) abbia creato un numero considerevole di dipinti, nessuno di questi gli ha dato notorietà quanto la sua produzione letteraria che annovera, tra gli altri, il suo romanzo più famoso, nonché autobiografico, “Cristo si è fermato a Eboli”.

Precisato ciò, non poteva che far discutere, soprattutto su Facebook, l’intitolazione dell’area attrezzata della Torretta, avvenuta domenica, in memoria di Carlo Levi “pittore italiano”.
Sì, perché la targa della toponomastica, scoperta dal sindaco Fabrizio Brignolo, non fa alcun riferimento al Levi scrittore, né al suo libro più celebre, e questo particolare non è passato inosservato.
«Per carità, meglio pittore che niente, – commenta un lettore che domenica pomeriggio ha segnalato il caso al nostro giornale – Comunque Levi, non dimentichiamolo, è stato prima di tutto un attento scrittore, poi pittore, quindi giornalista, politico e, ovviamente, antifascista. Definirlo semplicemente “pittore” in una targa commemorativa ufficiale, ci sembra un po’ riduttivo».

E c’è chi chiede all’assessore alla toponomastica Maria Bagnadentro e al sindaco di intervenire per far correggere la targa. «Carlo Levi dev’essere ricordato prima di tutto come scrittore» incalza l’ex consigliere comunale Mariangela Cotto raccogliendo le istanze giunte nel gruppo “Noi per Asti” dove il caso sta tenendo banco. Cotto ricorda che «la segnaletica della toponomastica è “variabile”, ci sono vie che non capisci a chi sono dedicate, se sono uomini o donne, se sono scrittori, poeti, insegnanti, politici, etc. Tanti anni fa avevo proposto un’iniziativa: “A chi è dedicata la mia via?” L’avevo suggerita anche a questa amministrazione ottenendo lo stesso risultato: bella idea, poi niente più».

L’idea dell’ex consigliere è semplice: organizzare incontri pubblici tra tutti gli abitanti della stessa via, piazza, viale, durante i quali si potrebbe discutere sul personaggio che dà il nome alla strada per farlo conoscere meglio e, allo stesso tempo, per favorire la socializzazione col vicino di casa. La struttura polivalente della Torretta, questioni di etichette permettendo, resta in ogni caso tra le opere finanziate dal PISU per la riqualificazione della zona ovest di Asti. «E’ bello che la comunità dei Lucani, molto consistente ad Asti abbia sentito l’esigenza di un luogo pubblico identitario, chiedendo che non fosse intitolato alla Regione o a una città della Basilicata, ma abbia proposto un personaggio di grande levatura culturale”» ha invece commentato il sindaco durante il taglio del nastro.

Intanto l’assessore alla toponomastica, Maria Bagnadentro, interviene per rassicurare che la targa sarà presto modificata: «E’ stato un errore, tutto qui. Già domenica mattina, quando ho visto “pittore” sull’insegna, ho subito dato disposizione di aggiungere “scrittore”. Sebbene Levi abbia anche dipinto parecchie opere. In ogni caso, provvederemo a cambiare la targa».

Riccardo Santagati

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