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Fantini: Tanaro punta sul “Tremendo” Carìa per il Palio 2022

Il Rettore Stocco: “Possiede un paio di cavalli davvero interessanti ed ha desiderio di rivalsa”

La decisione presa dalla dirigenza del Borgo Tanaro di ingaggiare per il Palio 2022 Francesco Carìa, detto Tremendo (foto), seppur nell’aria da qualche tempo ora che è diventata ufficiale costituisce un fattore di notevole interesse in vista della corsa del prossimo settembre. I biancazzurri avevano in precedenza raggiunto un accordo con Federico Arri, detto Ares, fantino astigiano vincitore del nostro Palio 2018 con i colori di Moncalvo.

Ad illustrarci i motivi della correzione di rotta verso Carìa è il Rettore tanarino Riccardo Stocco.
“Con la commissione corsa sono state fatte attente valutazioni e, fermo restando le indubbie doti e capacità di Federico Arri, abbiamo deciso di cambiare e rivolgerci a Francesco Carìa. E’ in possesso di una scuderia assai fornita e in particolare di un paio di mezzosangue che avevano positivamente impressionato in occasione delle prove di addestramento allo stadio di quest’anno. Lo abbiamo contattato ed è stato con noi di parola: ha un grande desiderio di affermazione dopo alcune annate in chiaroscuro nel nostro Palio e la sua ricerca di rivalsa è stata per noi il fattore che ci ha convinto nel puntare su di lui”.

Prosegue Stocco: “Francesco intende rimettersi in gioco in grande stile e noi di Tanaro intendiamo offrirgli questa possibilità perché possiede le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista. Nel corso della stagione faremo le valutazioni necessarie così da arrivare, d’accordo con lui, a portare in pista il soggetto più idoneo a calpestare la terra di Piazza Alfieri”.

Tornando a Federico Arri, Riccardo Stocco puntualizza: “Ottimo fantino, preparato e competitivo. Purtroppo è venuto a mancare il giusto feeling con una parte del Comitato e forzare la situazione sarebbe stato poco sensato. Non ci siamo lasciati in malo modo, tutt’altro, e sono sicuro che troverà ad Asti una sistemazione di suo gradimento per il 2022”.

Il Rettore di Tanaro esamina poi la situazione venuta a crearsi dopo due anni in cui il Palio non si è disputato: “Due anni di stop rappresentano un periodo piuttosto lungo nel mondo dei Palii. Mezzosangue ritenuti competitivi al massimo dopo il 2019 ed ambiti per l’anno successivo, non è detto che per il 2022 forniscano identiche garanzie. Due anni in più d’età vanno tenuti in conto e nel frattempo sono saliti alla ribalta cavalli nuovi che potrebbero far saltare il banco e costringere a rivedere determinate convinzioni. Vedremo i riscontri nelle future prove di addestramento ad Asti e nelle altre corse in programma nell’annata”.

Stocco sottolinea ancora alcuni aspetti riguardanti Carìa che lo hanno positivamente impressionato: “E’ meticoloso al massimo nella preparazione dei suoi cavalli, non trascura alcun particolare. Dedica grande cura al lavoro per abituare i suoi soggetti al canapo e alla rapida reazione degli stessi nello scattare al momento del via. Inoltre i cavalli che allena quotidianamente migliorano in maniera sensibile la loro tenuta alla distanza e la resistenza allo sforzo”.

Ultime considerazioni del Rettore biancazzurro: “In Comitato l’annuncio dell’arrivo di Carìa è stato accolto bene, crescono l’entusiasmo e la voglia di far bene. D’altronde Tanaro è sempre sceso in pista con mire ambiziose ed in particolar modo quest’anno riteniamo di avere carte importanti da giocare così da puntare all’obiettivo massimo”.

La scheda di Francesco Carìa

Classe 1988, nato a San Gavino Monreale, un Comune della provincia sarda del Medio Campidano. In carriera ha vinto cinque Palii: Castiglion Fiorentino (2009), Acquapendente (2012), Piancastagnaio (2017) e Ferrara (2011 e 2018). Ad Asti ha corso nove volte, debuttando per Montechiaro nel 2009, e correndo poi per Castell’Alfero nel 2011, San Damiano 2012, 2013 e 2014, San Pietro 2016 e San Martino San Rocco 2017, 2018 e 2019. Miglior piazzamento il secondo posto ottenuto nel 2017 per il Borgo e Rione biancoverde su Preziosa Penelope, alle spalle del vincitore San Lazzaro (Giuseppe Zedde su Bomario da Clodia).

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