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Attualità

«Farò gli auguri in astigiano al Papa»
I cugini ricordano le radici del pontefice

"Da ieri il nostro cognome ò diventato pesante. Sapere che un nostro cugino e' diventato Papa non può che farci piacere, non l'ho mai incontrato ma credo sia una persona in gamba, e

"Da ieri il nostro cognome ò diventato pesante. Sapere che un nostro cugino e' diventato Papa non può che farci piacere, non l'ho mai incontrato ma credo sia una persona in gamba, e quando lo vedrò gli farò gli auguri, magari in piemontese astigiano, dato che è un dialetto che lui conosce bene". Questa la dichiarazione all'agenzia AdnKronos di Armando Bergoglio, uno dei cugini alla lontana del Papa che vivono a Portacomaro Stazione.
Colloquiando con i giornalisti, Armando ha poi raccontato che alla fine dell'800 le colline che circondano la casa degli avi del Pontefice "erano tutte vigne e chi vi abitava erano contadini. Poi e' venuta l'emigrazione, qualcuno è andato in Francia, qualcun altro in Argentina, come la famiglia del Papa. Il suo bisnonno, che si chiamava Francesco, viveva qui, il nonno prima di emigrare aveva un negozio di alimentari ad Asti.

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