Dopo il caso del Consiglio comunale andato a vuoto per mancanza del numero legale
«Va bene che siamo in campagna elettorale, ma non possiamo arrivare sino al punto di mistificare la realtà delle cose. Io quella sera ero regolarmente seduto in consiglio comunale, come documentato dalle telecamere».
Con queste parole, Oscar Ferraris, consigliere comunale del Pd, ha risposto al comunicato inviato da Elis Clemente Aceto a nome di tutta la minoranza consiliare in cui si diceva che il consigliere Ferraris risultava presente ma in realtà era assente, almeno al momento dell’appello.
«Sono arrivato in consiglio alle 18,30 circa – ha spiegato Ferraris – volevo garantire il numero legale e poi avrei votato la pratica, non ho problemi a dirlo. Alle 18,50, non appena il dispositivo elettronico è stato attivato, ho inserito la chiave e registrato la mia presenza. Alle 19 e qualche minuto, mancato il numero legale e dichiarata sciolta la seduta dalla Ferlisi, ho lasciato l’aula».
Poi Ferraris parla di chi nelle fila della maggioranza assente lo era veramente. «L’unico giustificato era Visconti – ha concluso Ferraris – sapevamo che sarebbe arrivato un po’ dopo. Gli altri due non erano giustificati. Io non capisco come si possa portare avanti una pratica e poi al momento buono non essere presenti a votarla. Capisco che i capricci vengano fatti dalla minoranza, ma non tollero che a farli sia la maggioranza. Questo proprio non lo capisco. Infine voglio dire alla minoranza che gli attacchi devono essere politici e non personali, non è questo il modo di fare politica. Attaccate sulla scelta del voto, ma non dicendo cosa non vere».
Ora il sindaco convocherà i consiglieri di maggioranza per verificare su chi può realmente contare e poi convocherà un nuovo consiglio comunale per discutere e far passare la pratica del Teleriscaldamento.
f.d.