Per il Giorno della memoria il Comune di Ferrere ha scelto di dedicare una via a Gaetano Garretti, internato militare dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. La storia dell’ufficiale del reggimento Nizza Cavalleria è venuta alla luce grazie alle ricerche del giornalista Andrea Parodi che ha scritto un libro sugli eroi di Unterlüss.
«Quando ho ricevuto la mail di Andrea Parodi – ha detto il sindaco Silvio Maria Tealdi – devo ammettere che non sapevo che Gaetano Garretti fosse originario di Ferrere. Il cognome è certamente noto in paese, ma non conoscevamo la storia triste ma gloriosa di questo eroe della seconda guerra mondiale».
A raccontare le gesta dei militari italiani prigionieri in Germania è lo stesso Andrea Parodi durante la cerimonia di intitolazione: «Furono 650 mila i militari italiani che dissero no alla Repubblica Sociale dopo l’8 settembre – racconta lo scrittore – Più di 50 mila erano ufficiali . Gaetano Garretti di Ferrere apparteneva ad una delle più antiche famiglie nobiliari piemontesi e all’indomani dell’armistizio fece la sua scelta. Fu deportato come prigioniero nei campi d’internamento tedeschi dove si oppose con i suoi compagni alle condizioni disumane a loro riservate. Dopo questo “sciopero” dei militari italiani intervenne la Gestapo che decise di attuare una decimazione scegliendo 21 prigionieri a caso. Garretti fu tra i 44 ufficiali che chiesero di sostituirsi ai 21 scelti per la fucilazione. Questo atto di eroismo fu riconosciuto dai tedeschi che desistettero, ma i prigionieri furono trasferiti nel campo di “rieducazione al lavoro” di Unterlüss, uno dei più duri della Germania nazista».
Gaetano Garretti sopravvisse e tornò a Torino dove, dopo la guerra, lavorò all’Archivio di Stato divenendone direttore fino al 1973.
A ricordare la sua figura ea rendergli omaggio a Ferrere c’era il colonnello Giuseppe Leone, comandante del reggimento Nizza Cavalleria, arrivato da Bellinzago. C’era il gruppo degli Alpini in rappresentanza delle associazioni d’arma; c’era lo storico Alberto Turinetti di Priero che ha conosciuto personalmente Garretti e c’era il vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle, originario della vicina Valfenera, presidente del Comitato Resistenza e Costituzione.
«Questa via è molto frequentata dai bambini che vengono a scuola – ha concluso il sindaco – è una buona scelta per riproporre il ricordo di un nostro eroe».