Conservare il patrimonio culturale e mantenere i legami con le proprie radici. E’ stato questo lo scopo della parata albanese “Radici del cuore”, giunta alla quarta edizione e organizzata dall’Associazione AssoAlbania Piemonte, che si è svolta sabato scorso nel cuore della città. A salutare il lungo corteo il sindaco Maurizio Rasero e il vice Stefania Morra. Tra le numerose autorità presenti anche il consigliere di maggioranza braidese Juljan Gazulli. «L’associazione di Asti – ha commentato – è tra le più strutturate della comunità ed è l’unica in grado di organizzare manifestazioni di questa portata».
Dopo la partenza da piazza Roma, la sfilata ha proseguito per piazza Alfieri e piazza Primo Maggio, arrivando al parcheggio ex Way Assauto dove era stato allestito un palco per la festa finale con piatti tipici, concerto, canzoni e balli. «Siamo molto soddisfatti di questa giornata – ha sottolineato il presidente di AssoAlbania Piemonte, Marjah Bjeshkeza – che ha visto arrivare ancora più gente rispetto alle scorse edizioni».
Centinaia le persone giunte dal Piemonte, ma anche da Lombardia, Veneto e Trentino.
Abiti tradizionali e balli
«Tutti gli abiti che hanno sfilato – ha spiegato Sabina Darova, mediatrice interculturale – sono costumi popolari delle diverse località albanesi, alcuni originali e preziosi come la “Xhubleta”, indumento artigianale fatto in lana nera e ricamato con disegni che rappresentano i vari aspetti della vita. Un abito indossato nel Nord dell’Albania che risale ad oltre tremila anni fa e che è stato riconosciuto patrimonio culturale Unesco. Di questo capo abbiamo due esemplari, tramandati da generazioni. Altri costumi, invece, sono stati rifatti in epoca più moderna».
Ampio spazio, è stato dato alle danze popolari, insegnate ai bambini e ballate soprattutto durante i matrimoni. Una giornata all’insegna dell’allegria, con un clima che ha favorito la manifestazione e una parata (di queste dimensioni) unica a livello nazionale che ha dimostrato, pur nell’integrazione, la volontà di questa comunità a mantenere viva la propria identità.
A questo proposito, il 4 ottobre, alla scuola “Udha e Shkronjave” di via Lamarmora 16, ricominciano i corsi di lingua albanese per bambini albanesi (ma non solo) nati in Italia. Spazio anche a corsi di danza, musica, teatro, tedesco e inglese , oltre all’attività del Forum della Donna. «Dall’Italia e da Asti – conclude Darova – abbiamo imparato il valore del volontariato. E questa giornata ne è un esempio».
Il festival dei popoli
La parata era inserita nel Festival dei popoli, che continuerà fino al 6 ottobre. Per conoscere gli appuntamenti clicca qui.
Photogallery a cura di Mariagrazia Billi