Prima ripresa del concorso e dei premi speciali dopo la pausa Covid.
Il supertrofeo Giovanni Borello, consegnato dalla figlia Francarla e finanziato dalla Fondazione Crat , è stato consegnato alla Pro loco di Mongardino, insieme ad un assegno di 1500 euro. Trofeo Salva Garipoli dell’Unione Industriale alla Pro Loco di Valenzani e quello intitolato ad Ermanno Briola, voluto dalla Confcooperative a San Marzanotto.
Importanti anche i premi di specialità, che sono andati a riconoscere, sezione per sezione, le Pro loco che si sono distinte. Come Santa Caterina di Rocca d’Arazzo per la sfilata (premio Confartigianato) o Villafranca e Quarto che si sono divisi il premio per la miglior casetta (premio Ascom). Cortazzone si è aggiudicato il premio per la proposta gastronomica complessiva, Sessant perché la sua carne cruda è stata considerata il miglior antipasto, ancora Cortazzone per le sue tagliatelle all’uovo con tartufo miglior primo piatto, San Damiano con la salsiccia alla Barbera d’Asti per la miglior pietanza e Costigliole con il suo bunèt ritenuto il miglior dolce.
San Marzanotto si è presentato in piazza con il miglior rapporto prezzo-qualità-quantità e Costigliole per la migliore accuratezza del servizio.
Ancora San Marzanotto sul podio per il premio speciale dell’Accademia Italiana della Cucina assegnato al suo crostone del contadino con bagnèt e acciughe. L’Unpli ha premiato le Pro loco di Tonco e Cantarana. Infine premio della Scuola Alberghiera di Agliano alla Pro loco di valenzani per lo stufato d’asino al Ruchè con polenta.
La premiazione è stata anche la prima occasione che ha nuovamente riunito tutti gli enti e le istituzioni che lo organizzano e sostengono economicamente.
Pierangelo Coscia, presidente della Camera di Commercio riunita Asti e Alessandria ha ringraziato le Pro loco che hanno voluto esserci dopo gli anni del Covid facendo un parallelismo proprio dopo aver dato uno sguardo al libro de La Nuova Provincia: «Alla prima edizione del 1974 erano presenti 13 Pro Loco e l’anno successivo 24; proprio come il primo anno post Covid, il 2022 in cui sono tornate in piazza 13 Pro loco e l’anno scorso in 24. Mi piace pensare che sia l’inizio di una nuova progressione di successi».
Non ha mai nascosto la sua passione per le emozioni della sfilata, Mario Sacco, presidente della Fondazione Crat fra i sostenitori della manifestazione: «L’anno scorso abbiamo corso il rischio di perdere definitivamente il Festival delle Sagre e ringrazio il Comune di Asti che se ne è fatto carico con Unpli e Camera di Commercio».
Un grande grazie alle Pro loco, il cuore pulsante del Festival delle Sagre, è arrivato da Luisella Braghero, presidente dell’Unpli di Asti che ha paragonato le migliaia di volontari impegnati a “macchine da guerra” nei giorni della manifestazione. «Fanno sacrifici enormi per essere sempre all’altezza delle aspettative», ha detto.
Un emozionato Roberto Dellavalle, presidente di Confartigianato, ha confidato a tutti: «Mi sono commosso sfogliando il libro perché io ero presente alla prima edizione e perché Borello fu anche il nostro presidente Confartigianato. Da noi la promessa di impegnarci per consentire al Festival di andare avanti».
A chiudere i commenti il sindaco di Asti e presidente della Provincia Maurizio Rasero. «Nell’ultimo bilancio, all’unanimità, il consiglio comunale ha espresso la volontà di continuare a sostenere ed investire su questa manifestazione. La Giunta in questi due anni ha già impegnato importanti risorse finanziarie (35 mila euro nel 2022 e 50 mila nel 2023) e umane prendendo in capo l’organizzazione. Ma ne vale la pena, perché è un evento culturale, prima ancora che gastronomico, capace di ricordarci il nostro passato».
(Photogallery Billi)