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Attualità
Settembre Astigiano

Festival delle Sagre: in sfilata la storia della gente di collina

Partenza domenica mattina alle 10 da piazza Santa Caterina

Stamattina, con partenza alle 10 da piazza Santa Caterina, la città rivive uno dei momenti dell’anno più attesi e scenografici, con il corteo storico del Festival delle Sagre. Ridotto a 13 Pro loco ma pur sempre uno spaccato della vita contadina del passato che fa rievocare commoventi ricordi nelle persone più mature e si presenta allo stupore delle nuove generazioni.

Il corteo percorrerà tutto corso Alfieri, fino a piazza Primo Maggio e poi via Calosso, viale alla Vittoria, via Fratelli Rosselli, piccolo tratto di corso Ferraris e parte di corso Einaudi con arrivo in Campo del Palio.

Gli organizzatori e il Comune di Asti invitano i visitatori a lasciare le auto nei parcheggi adiacenti all’area dell’evento: piazza Catena, piazzale De Andrè (ex caserma Colli di Felizzano), parcheggio Way Assauto, piazza San Giuseppe, Campo del Palio, parcheggio Babilano (fra la stazione pulman e l’ex sede Vigili urbani).

Ad anticipare i temi delle Pro loco ci saranno le bandiere storiche della Società di Mutuo Soccorso della provincia di Asti e i cuochi del Festival. Il corteo sarà accompagnato dalle bande musicali di Costigliole e Villafranca.

 

Antignano

Il giorno della fiera carolingia

La Fiera Carolingia era il momento commerciale più alto, unica occasione per vedere (e chi poteva, comprare) le novità e le cose che servivano a casa e in campagna. In pullman, in bici, a moto, a piedi: ogni mezzo era buono per arrivare alla fiera.

Azzano

Quando ad emigrare eravamo noi…sogni, speranze, disperazione verso “la Merica”

Azzano in piazza porta un carro gigantesco sul quale è riprodotta, in tutti i suoi particolari, la migrazione di inizio Novecento: dalla biglietteria al porto di Genova ai partenti con le valigie di cartone, dai saluti strazianti con tanto di fazzoletti bianchi alla presentazione del “ventre” della nave, con la sua divisioni in classi di passeggeri.

Calliano

La fonte solforosa della Pirenta

In sfilata i figuranti portano una riproduzione fedele della fontana e poi dietro, via via, tutti coloro che si fermavano per bere l’acqua solforosa: da chi si fermava solo per rinfrescarsi a chi la frequentava per ragioni curative, comprese le ragazze che la usavano per i fanghi contro l’acne giovanile.

Casabianca

‘L carbun d’na vira

Uno spaccato su un passato in cui la legna era l’unica fonte di energia per il riscaldamento delle case in inverno dietro il quale c’era un enorme e faticosissimo lavoro di braccia umane: abbattimento delle piante esclusivamente con utensili a mano e poi lavorazione dei tronchi fino ad arrivare ai ciocchi da vendere ai “cittadini”.

Castellero

La nocciola, principale risorsa economica della vita contadina di un tempo

In piazza il ciclo di produzione, dalla messa a dimora delle barbatelle in campo alla potatura, tutto rigorosamente a mano. Le ceste piene di nocciole, poi, venivano portate al mercato per la vendita diretta o conferite all’intermediario.

Cunico

La vinificazione

Tutto il ciclo che porta dal grappolo alla bottiglia di vino in tavola: dai carri stracolmi di uva alla pigiatura nell’aia fino alla fermentazione e al momento di “tirare” il vino novello.

Mongardino

‘L martinet ‘d Mungardin e l’antica fabbricazione degli attrezzi agricoli

Torna in sfilata il monumentale maglio allestito su un grande carro rinforzato. Sopra i fabbri che, sotto i movimenti reali del maglio, realizzano in diretta, davanti al pubblico e durante la sfilata, zappe vanghe e badili utili per lavorare a mano le zolle di terra.

Montechiaro

Le sarte di Montechiaro

E’ uno dei temi più allegri e “leggeri” di tutta la sfilata, con una presenza quasi completamente femminile. Carri traboccanti di colorate stoffe, pizzi, merletti, nastri e fili usati per cucire gli abiti. Prove in sartoria e vanità d’altri tempi.

Montiglio Monferrato

L’acqua elemento essenziale di vita e di lavoro nel Monferrato agli inizi del ‘900

Dopo una vita passata a reperire l’acqua dai pozzi e dalle sorgenti, finalmente, agli inizi del secolo scorso, arriva l’acqua potabile in tutte le case. In piazza l’inaugurazione della prima fontanella pubblica e i primi contratti dell’Acquedotto del Monferrato.

Revignano

Anduma a viè

Le donne e le ragazze al ricamo, gli uomini dediti alla riparazione degli utensili da utilizzare nella successiva stagione di raccolti, i più anziani che non riuscivano più a lavorare erano ingaggiati per raccontare le storie, i bambini giocavano o ascoltavano e i giovani provavano i primi approcci amorosi.

San Damiano

La festa ‘d San Roc

Il giorno della festa di San Rocco segnalava l’avvicendamento dei rettori. Nello stesso giorno veniva organizzato un grande pic nic sul prato antistante la chiesetta e tutto il paese arrivava con ogni mezzo per il cibo gratis, i giochi sul prati, le partite a bocce, la musica e il ballo a palchetto.

Sessant

Quando la campanella dell’asilo suonava a Sessant

Un pezzo di storia vera della frazione astigiana che viene riprodotta pari pari in sfilata. Si rievoca, infatti, la realizzazione dell’asilo in seguito ad un generoso lascito dei coniugi Bosia Garretz: di mattina ospitava i bambini, di pomeriggio si trasformava in una scuola di ricamo per giovani donne in età da marito.

Variglie

La pesca limonina: coltivazione, raccolta e conservazione

Ciclo di coltivazione e trasformazione del frutto De.Co. Dalle ceste piene di pesche limonine al certosino lavoro delle donne che le tagliavano a fettine sottilissime e le infilavano nelle bottiglie da vino con il vetro scuro per conservarle

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