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Festival delle Sagre, Pro loco (senza colpa) sommerse dalle proteste per la coda anche per il vino

Un meccanismo che ha innervosito moltissimi clienti. Qualcuno di loro ha dichiarato che non verrà più se permarrà questo sistema

Già ieri sera serpeggiava il malcontento ma oggi, al servizio del pranzo, è scoppiato in tutta la sua potenza: la doppia coda per il piatto e per il vino, come ampiamente prevedibile, non è piaciuta per nulla e va sicuramente ripensata.

Lo hanno detto in piazza tante persone del pubblico che si è affacciato alle casse e lo ribadiscono gli stand delle Pro loco dal loro osservatorio privilegiato. Non fosse altro perchè tutto il peso della decisione è ricaduto sui poveri cassieri, cui spettava il compito di consegnare il “buono vino” ad ogni piatto acquistato.

Con quel buono, le persone dovevano spostarsi in uno dei sette punti di distribuzione dislocati sulla piazza, fare la nuova coda e pagare 2 o 4 euro (a seconda del vino scelto) per averlo nel bicchiere.

Con un ulteriore limite: solo in una delle postazioni di distribuzione del vino era possibile pagare con bancomat, nelle altre sei solo in contanti.

Intanto è stata contestata la stessa parola usata: “buono vino” che molti credevano desse diritto al bicchiere gratis. Invece era semplicemente l’attestazione di acquisto del piatto cui abbinare il bicchiere. Perchè, ricordiamo, da anni, per evitare inqualificabili scene di ubriachi fra le tavole del villaggio gastronomico, ad ogni bicchiere di vino deve corrispondere un piatto pagato.

Sempre sui cassieri il peso di dover spiegare il funzionamento del nuovo meccanismo di distribuzione del vino. Una, due, cento, mille volte la stessa spiegazione con perdita di tempo ad ogni scontrino, allungamento della coda alla cassa della casetta e, a fronte della maggioranza di pubblico educato, anche qualche “offesa” da parte di chi non gradisce questo meccanismo e non ha capito che è stata una decisione organizzativa e non della singola Pro loco.

Il risultato quale è stato? Che moltissimi, pur di non fare anche la fila del vino, ha preferito rinunciarvi. E, a riprova di questo, i numerosissimi scontrini “buono vino” lasciati a terra vicino alle casse sia ieri sera che oggi a pranzo.

Una rinuncia che ha innervosito non poco il pubblico.

E una cassiera di Pro loco, con l’aria preoccupata, ci confessa: «Quelli che venivano da me e poi scoprivano la doppia coda per il vino mi dicevano che se il prossimo anno funzionerà ancora così, non verranno più».

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2 risposte

  1. Confermo. Vengo alle sagre da decenni e questa novità del vino è una follia, con coda non solo doppia, ma tripla: dopo la coda in cassa alla pro loco, una coda da dieci minuti allo stand per pagare i due euro e un’altra coda da dieci minuti per ritirare il bicchiere, tutto sotto il sole battente. In più, prezzo quadruplicato, da 0,50 a 2 euro, per vino che non sembrava affatto di qualità migliore (né qualcuno ne sentiva il bisogno); e continue fermate per la gente che pretendeva degustazioni e spiegazioni sul vino manco fosse un sommelier o che si lamentava perché non aveva capito di dover pagare ancora. Aggiungiamoci anche il danno ambientale, con migliaia di inutili bigliettini di carta, di bottigliette e di bicchieri di plastica (e poi bloccano le auto seminuove).

    Funzionava tanto bene il sistema precedente, con la tasca e il bicchiere di vino e il vino versato al volo dalle pro loco, e con le casette per l’acqua del rubinetto (inquinamento zero). Spero che l’anno prossimo si torni indietro, se no semplicemente mi porterò una bota da casa.

  2. Uno scempio.
    Originario di Asti, mi faccio ogni anno 1000 e passa chilometri per il Festival, e quest’anno sta “novitá” che manco un imbecille sotto droghe pesanti poteva immaginarsi!
    Non bastano le code per mangiare, ora anche per bere?
    E l’acqua alle fontanelle? Eh no, aggiungiamo plastica a plastica
    Ci voleve piú tempo per prendere un (esageratamente caro) bicchiere di vino che per gustare uno dei piatti delle proloco.
    Chiunque abbia inventato la follia del vino separato puó solo ricevere il commento dato alla Corazzata Kotiomkin

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