Ultimi preparativi
Se per la maggior parte delle persone agosto rappresenta il mese delle vacanze e del riposo, non altrettanto vale per le 41 pro loco astigiane che stanno lavorando ai preparativi del 46.mo Festival delle Sagre che si terrà il 7 e 8 settembre.
Festival che porta con sè molte novità, capace così di rinnovarsi ogni anno nonostante la vicinaza al mezzo secolo di edizioni.
Cambiano tema della sfilata in sette
Le pro loco sono le stesse dello scorso anno ma a cambiare sono sette temi della grandiosa e amatissima sfilata storica che si terrà la domenica mattina.
Tutta nuova la sfilata di Antignano, che abbandona la rievocazione dei contadini che andavano a fare gli operai in Fiat per presentare l’attesa e la partecipazione alla Fiera Carolingia. Cortazzone abbandona lo spettacolare ma lugubre funerale per darsi alla festa con le campane che suonanola “baudetta”. Anche Costigliole cambia e porta in sfilata un tema purtroppo ancora molto attuale, ovvero le grandinate. In questo caso rievocherà quella devastante del 1968 che diede vita alla necessità di creare un fondo di solidarietà per difendersi da queste catastrofi atmosferiche.
Moncalvo cambia tema tornando ad uno di quelli già presentati in passato, ovvero il mercato del giovedì con una carrellata di banchi e di figure tipiche degli ambulanti di inizio secolo scorso.
Tema inedito per Rocchetta Tanaro che affronta la festa di fidanzamento della figlia del fattore con un grande impegno dei responsabili sfilata della pro loco nel reperire costumi e accessori che diano l’esatta “stratificazione” sociale dell’epoca.
Viarigi abbandona la filossera (sia la sua comparsa nei vigneti che la soluzione per debellarla) e si sposta dalla vigna ai prati, presentando il rito della fienagione di maggio, con il tradizionale “maseng”.
Ultima a cambiare è la pro loco di Villanova che rinuncia alla fiera di Santa Caterina e agli animali da cortile, prima fra tutte la gallina bionda, per proporre un’altra attività storicamente riconosciuta al paese, quella della costruzione di mattoni e coppi. In sfilata ci saranno dunque i “furnasin” e i “bartulè” che animavano l’antica fornace della Stazione.
Dolci più cari di 20 centesimi
Questo per quanto riguarda la sfilata, mentre per quanto riguarda il menù si registra un’unica variazione: Castellero sostituisce i fundent con i biscotti del parroco alle nocciole.
A cambiare, invece, sono molti prezzi, soprattutto quelli dei dolci che passano quasi tutti a 2 euro, con un ritocco all’insù mediamente di 20-30 centesimi.
In piazza solo vino doc e docg
Si spenderà qualcosa in più anche per il bicchiere abbinato al piatto perchè quest’anno l’organizzazione del Festival ha voluto che anche il vino fosse all’altezza dell’eccellenza del cibo imponendo che venisse servito in piazza solo vino doc o docg, non più quello sfuso in damigiana come accadeva negli anni scorsi.
Particolare attenzione sarà riservata anche alla sicurezza in piazza con accorgimenti ulteriori rispetto a quelli già adot
Una risposta
Sono arrivato in Asti nel 2009 questa festa era molto bella con dei prezzi accettabilissimi. Ora e’ cara come il fuoco ( colpa non delle proloco ma delle spese che sono esagerate ) ed in giro solo ubriaconi. Peccato!