Si dovrà attendere ottobre per assistere alledizione pilota della nuova Fiera, dopo che l'amministrazione comunale ha annullato l'evento che avrebbe dovuto essere specializzata nel settore della famiglia, bambini e tempo libero. Ma per l'assessore al Commercio, Andrea Cerrato, «non è poi del tutto negativo che la Fiera venga spostata ad ottobre perché questo ci darà più tempo per organizzarla al meglio»
Lamministrazione comunale ha annullato la nuova Fiera cittadina – quella che avrebbe dovuto essere specializzata nel settore della famiglia, bambini e tempo libero – e che si sarebbe dovuta tenere al posto della Fiera campionaria tra fine aprile e maggio in occasione di San Secondo. Un evento sul quale cera molta attesa da parte dei cittadini e della stessa amministrazione comunale consapevole che la vecchia impostazione della Fiera, fino allanno scorso ospitata nel mercato ortofrutticolo di corso Venezia, non è più considerata appetibile per richiamare visitatori ed espositori. Il Consiglio comunale aveva approvato a metà dicembre le linee guida della nuova manifestazione che doveva tornare allEnofila per un rilancio in grande stile. Questo non avverrà a maggio ma si dovrà attendere ottobre per assistere alledizione pilota della nuova Fiera.
«A maggio la Fiera Città di Asti non si farà con la nuova formula perché ci sono stati ritardi tecnici e amministrativi – spiega lassessore al Commercio Andrea Cerrato – ma abbiamo avuto la prova che il nuovo format ha suscitato la curiosità tra le aziende organizzatrici. Infatti sono giunte in Comune 9 manifestazioni di interesse da parte di altrettante società sparse in tutta Italia e questo rispetto alle 2 o 3 che giungevano negli anni passati». Secondo Cerrato non è poi del tutto negativo che la Fiera venga spostata ad ottobre «perché questo ci darà più tempo per organizzarla al meglio coinvolgendo gli operatori del settore non solo astigiani ma anche provenienti da altre regioni». A maggio che tipo di Fiera sarà fatta? Secondo quanto riferito dallassessore cè una società che ha richiesto alla Camera di Commercio di poter organizzare una Fiera campionaria, più o meno come quelle organizzate fino allanno scorso, ma in forma ridotta e comunque allinterno dellEnofila.
La scelta di posticipare la nuova versione della Fiera Città di Asti arriva in coda ad alcuni eventi che sono stati annullati a causa della crisi: Asti Antiquaria e Astiartexpo non sono state fatte per mancanza di partecipanti e sono state rimandante al 2014. Anche San Valentino Sposi aveva fatto la stessa fine e lattenzione era ormai tutta verso la prossima Fiera cittadina. La decisione di non procedere come da programma non è però piaciuta al presidente della Confesercenti Mauro Ardissone che lo reputa «un fatto gravissimo». «Non ho intenzione di commentare quanto detto da Ardissone – risponde lassessore Cerrato – il quale quando dice che il commercio è in crisi mi sembra che dica una cosa banale. Viviamo una fase delicata per il commercio e prendere decisioni affrettate potrebbe rivelarsi più dannoso che altro».
Cerrato e Ardissone avevano già avuto uno scontro a distanza a causa del Mercatino di Natale, partito con le migliori intenzione e poi naufragato a metà strada con risultati ben poco soddisfacenti. Lassessore Cerrato annuncia intanto la prossima manifestazione che Asti si appresta ad ospitare. «Domenica 7 aprile ci sarà la Fiera di Primavera organizzata da ProCom che questanno si estenderà fino alla Banca dAlba di corso Alfieri ma senza occupare lanello di corso Einaudi. Le bancarelle non saranno messe in corso Dante e alla Colli di Felizzano avremo anche un mercato dei fiori e dei vivai. In piazza Alfieri speriamo di poter allestire un mercatino del Palio, una proposta già presentata ai vari comitati».
Martedì ci sarà una riunione tra gli assessori per discutere di Ztl, unoccasione per fare il punto sulla pedonalizzazione di piazza Statuto che dovrebbe ormai essere imminente con larrivo della bella stagione. In tutto questo la nomina di Papa Bergoglio potrebbe portare un po di turismo ad Asti e dintorni? «Secondo noi sì – risponde Cerrato – ma credo sia necessario ampliare i percorsi turistici legati a Don Bosco così da coinvolgere la zona di Portacomaro. Nelle Marche, dove mi trovavo questa mattina (ieri per chi legge ndr) la nomina del Papa ha suscitato un sacco di interesse e molti mi hanno chiesto notizie sul Grignolino e sulla Barbera. Credo che sia un bel segnale».
Riccardo Santagati
Twitter: @riccardosantaga