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Attualità

«Finire l'autostrada Asti-Cuneo
e poi fare la mini tangenziale»

Il sindaco Brignolo, anche in qualità di presidente della Provincia, ha partecipato ad un incontro in Regione con l’assessore ai Trasporti Francesco Balocco per confrontarsi con lui sullo stato di

Il sindaco Brignolo, anche in qualità di presidente della Provincia, ha partecipato ad un incontro in Regione con l’assessore ai Trasporti Francesco Balocco per confrontarsi con lui sullo stato di realizzazione dell’autostrada Asti-Cuneo e, in seconda battuta, sul futuro della tangenziale sud ovest di Asti. Per quanto riguarda quest’ultima, si è in una fase di stallo in attesa che si concluda la rinegoziazione dei termini economici della convenzione intercorsa tra il Governo e la società Asti-Cuneo la quale, motivando la richiesta fatta al Governo a causa di minori incassi rispetto al preventivato, ha chiesto di rivedere i termini del protocollo d’intesa. Solo dopo questo passaggio sarà possibile valutare se e come il gestore accetterà di sobbarcarsi l’onore di costruire la tangenziale di Asti riveduta e corretta rispetto al tracciato più invasivo “cassato” dal Governo Berlusconi, al di là dei costi, anche per via dell’eccessivo impatto ambientale che avrebbe comportato.

«Oggi – spiega il sindaco Brignolo – è prioritario che venga completato il collegamento Roddi-Cherasco, per arrivare direttamente da Asti a Cuneo, ma anche che venga effettuata l’immediato allargamento della tangenziale sud est di Asti e che venga almeno realizzato presto lo studio di fattibilità della tangenziale sud ovest di lungo Borbore». Nel gennaio 2014, a seguito della bocciatura operata dall’allora ministero dell’Ambiente della tangenziale sotto la collina di valle San Pietro, tutti gli Enti preposti (Comune, Provincia, Regione e Ministero) avevano chiesto che la concessionaria realizzasse lo studio di fattibilità della strada di lungo Borbore; l’iter si è interrotto per la rinegoziazione delle condizioni economiche della concessione.

“La realizzazione del collegamento a sud ovest, tra la Boana e il casello di Asti ovest, con prosecuzione fino all’ospedale, è un traguardo importante non solo per la città, che oggi vede quotidianamente paralizzato dal traffico, molto rallentato, tutto l’anello costituito da corso Savona, Gramsci, Don Minzoni, Torino, ma anche per tutti i comuni del sud della Provincia che hanno necessità di raggiungere l’ospedale in tempi rapidi – prosegue Brignolo – La realizzazione della strada sul tracciato del Borbore, con un numero significativo di rotonde che consentiranno di distribuire il traffico sulla viabilità cittadina, consentirà di decongestionare la zona sud ovest della città e conseguentemente aprirà la possibilità di attuare una estensione verso ovest della zona a traffico limitato, che oggi è frenata dalla impossibilità di dirottare altro traffico sull’anello di corso Don Minzoni e viale Partigiani, già troppo congestionato».

r.s.

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