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Attualità

Fiorio cerca la riconferma a Roma
"Vorrei primarie più aperte"

Si sapranno nelle prossime ore i nomi degli astigiani, militanti del Partito Democratico, che si presenteranno alle elezioni primarie del 29 e 30 dicembre. Il primo candidato sicuro è l’on. Massimo

Si sapranno nelle prossime ore i nomi degli astigiani, militanti del Partito Democratico, che si presenteranno alle elezioni primarie del 29 e 30 dicembre. Il primo candidato sicuro è l’on. Massimo Fiorio che cerca una riconferma. Non essendo stata cambiata la legge elettorale tutti i papabili saranno inseriti nelle liste “bloccate” e, in base ai voti ottenuti dal gruppo, si giocheranno la nomina in Parlamento.

Massimo Fiorio è entrato alla Camera dei Deputati già con questa legge elettorale nell’aprile del 2006. Si è occupato prevalentemente di Agricoltura (in particolare di settore vitivinicolo), di questioni legate all’assetto idrogeologico del territorio, dell’alluvione (con il consultente Luca Matteja lavorò per far sbloccare 143 milioni di euro in favore della rilocalizzazione delle aziende colpite dal disastro del ‘94), di enti locali e piccoli Comuni.

«Penso di aver lavorato bene in questi anni – commenta Fiorio – ma avrei preferito un meccanismo di valutazione diverso e sicuramente delle primarie più aperte, anche perché un parlamentare non rappresenta solo un gruppo ristretto di persone ma un intero territorio». Fiorio contesta l’attuale legge elettorale (il Porcellum) e, in un’eventuale elezione di Bersani a premier, non nega che gli piacerebbe avere un ruolo nell’esecutivo, magari come sottosegretario o ministro.

Entro oggi (martedì) si sapranno i nomi degli altri candidati astigiani. Molti indicano Giorgio Ferrero come papabile, altri Roberto Peretti, Giorgio Calabrese ma anche Michele Miravalle. Se le regole dovessero togliere gli impedimenti ai consiglieri regionali potrebbe esserci anche Angela Motta, prima sostenitrice di Matteo Renzi alle primarie del 25 novembre.

r.s.

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