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Firmato il protocollo per lanciare il nuovo “Polo logistico Astigiano”

Siglato l’accordo tra Enti locali, scuole e la Fondazione SLALA-Sistema Logistico Integrato del Nord-Ovest d’Italia

È stato firmato, martedì scorso a Palazzo della Provincia, il Protocollo d’intesa per la realizzazione delle attività previste dal Progetto “Ampliamento del polo logistico astigiano”. La firma, avvenuta tra l’Istituto Tecnico Industriale “Alessandro Artom”, rappresentato dal Dirigente Franco Calcagno, l’Istituto di Istruzione Superiore “G. A. Giobert”, rappresentato dalla vicepreside Paola Bossi, la Fondazione SLALA-Sistema Logistico Integrato del Nord-Ovest d’Italia, rappresentato dal presidente Cesare Italo Rossini, il Comune di Asti, rappresentato dal sindaco Maurizio Rasero e la Provincia di Asti, rappresentata dal presidente Paolo Lanfranco, ha sancito la collaborazione e il pieno appoggio tra queste istituzioni per mettere in atto politiche indirizzate al coordinamento tra l’offerta formativa degli Istituti scolastici e la domanda proveniente dalle aziende territoriali con lo scopo di creare sinergie atte ad aumentare l’occupazione e la competitività del settore terziario e industriale.

Presenti all’importante momento anche l’assessore Elisa Pietragalla, il presidente della Commissione PCTO SLALA, Massimo Picollo e il prof. Mario Fassio dell’Istituto Giobert. «Un anno fa – ha esordito Massimo Picollo – si parlava di portare avanti un progetto nei confronti delle scuole superiori e, pur in piena pandemia, in tempi rapidi e grazie anche alla collaborazione dell’ANPAL, siamo riusciti a coinvolgere circa quattrocento alunni, dell’Artom e del Giobert, con conferenze a cui i ragazzi hanno partecipato con interesse». SLALA, grazie all’Amministrazione comunale e provinciale, è riuscita così a preparare il Protocollo d’intesa «che permetterà ai giovani – ha sottolineato Picollo – un futuro più roseo nell’ambito della logistica, settore dove ci sono i maggiori sbocchi professionali».

Un percorso scolastico nuovo, quindi, che darà possibilità agli allievi di conoscere aziende, fare stage  e introdursi nel mondo del lavoro. «Momento importante dove mettiamo in pratica quello di cui abbiamo parlato nei mesi precedenti – ha detto Maurizio Rasero – l’industria tradizionale non tornerà più, il mondo è cambiato velocemente ed è quindi necessario investire in settori innovativi sfruttando anche la nostra posizione territoriale” e la logistica permetterà di spaziare, non solo per quanto riguarda le merci ma anche le persone».

«Ci stiamo giocando la battaglia per le aree buffer del retro porto di Genova, ad esempio, – ha aggiunto Rasero – e, quando a Savona sbarcheranno migliaia di turisti, sarà più facile fare collegamenti con le nostre colline». Modi nuovi per farsi conoscere dove indispensabile sarà la competenza e la preparazione quella, appunto, che potrà offrire il mondo della scuola. «Un protocollo che è un messaggio – ha terminato Maurizio Rasero –  e cioè che anche gli Istituti sono pronti a formare ragazzi che dopo cinque anni potranno trovare un lavoro utile e certo».

Quello che ci si aspetta e che sta succedendo è di veder riconosciute, nel nostro territorio, zone adatte per sistemare basi logistiche. «Come Provincia abbiamo creduto in questo percorso – ha detto Paolo Lanfranco – sia per quanto riguarda la mobilità delle merci che delle persone e voglio ringraziare la scuola per la flessibilità e la prontezza dimostrata nell’adeguarsi alle richieste del mondo del lavoro, da parte nostra stiamo appunto individuando, tramite piattaforma, tutte quelle aree abbandonate o dismesse, appetibili per un investitore».

«L’Artom è stato da subito interessato a partecipare a questa rete – è intervenuto Franco Calcagno – anche perché la logistica è la strada del futuro e il nostro indirizzo informatico potrà essere molto utile per migliorare i percorsi della mobilitazione»; stesso interesse mostrato dal Giobert «felici di aver realizzato, in tempi ristretti, – hanno commentato Paola Bossi e Mario Fassio – il primo corso che partirà a settembre e in cui crediamo molto, la scuola deve pensare al futuro dei ragazzi e per questo ringraziamo tutti gli enti e i soggetti coinvolti».

«Un momento importante – ha ribadito Cesare Rossini – frutto del lavoro del Comune e della Provincia di Asti, anche la logistica sta cambiando e si sta evolvendo – ha poi concluso – e l’unico punto di contatto con il passato è l’occupazione che porterà».

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