Anche nell’Astigiano il referendum con i cinque quesiti, quattro in materia di lavoro e uno sulla cittadinanza, non ha raggiunto la soglia di validità: il 50% più 1 degli aventi diritto. Erano 159.511 gli elettori astigiani chiamati ai seggi, ma la maggior parte di loro non si è recata alle urne contribuendo a invalidare, di fatto, la consultazione popolare. Un flop a livello nazionale, dove il dato dell’affluenza si sta attestando intorno al 30% degli aventi diritto.
Nell’Astigiano è andata un po’ meglio rispetto al dato nazionale: a recarsi ai seggi è stato il 31,58% degli aventi diritto, ma comunque molto meno del quorum necessario per rendere valida la consultazione.
In cima ai Comuni dove c’è stata la maggior affluenza di elettori troviamo Soglio (49,17%), Cortanze (45,65%), Pino d’Asti (44,38%), Corsione (43,04%), Maretto (42,30%), Bruno (42,11%) e Cellarengo (42,11%). In coda San Giorgio Scarampi (17,11%), Montabone (19,20%), Vesime (19,41%), Castelletto Molina (19,82%), Castel Boglione (22,38%), Grazzano Badoglio (22,80%), Castel Rocchero (22,99%) e Loazzolo (23,28%).
Nei maggiori centri abitati l’affluenza è stata la seguente: Asti (32,88%), Canelli (24,62%), Costigliole (23,39%), Moncalvo (25,47%), Nizza (27,63%), San Damiano d’Asti (32,45%), Villafranca (33,94%) e Villanova (35,72%).
Tutti i dati sull’affluenza sono disponibili on line sul sito del Ministero dell’Interno.
[foto Billi]