Le ultime indicazioni dei vescovi italiani suggeriscono di impostare le attività oratoriali coinvolgendo nella pianificazione la comunità cristiana e i laici, «affidando loro responsabilità
Le ultime indicazioni dei vescovi italiani suggeriscono di impostare le attività oratoriali coinvolgendo nella pianificazione la comunità cristiana e i laici, «affidando loro responsabilità educative».
«E quello che stiamo cercando di applicare anche sul nostro territorio commenta don Ivano Mazzucco, viceparroco a Villafranca e collaboratore nel servizio di Pastorale giovanile per la zona Ovest e Nord della provincia ed infatti esistono punti di aggregazione giovanile nelle realtà parrocchiali di paesi come, solo per citarne alcuni, Villafranca, Villanova, San Damiano, Cisterna, San Martino Alfieri e Cellarengo, in cui le attività delloratorio sono coordinate da laici, soprattutto coppie di genitori. Questa è sia unesigenza dovuta alla carenza di vocazioni, e alla conseguente mancanza di sacerdoti, sia una precisa scelta che si inserisce nel cammino compiuto dalla Chiesa nellattuale momento storico per aprirsi alle realtà esterne. E poi fondamentale fare rete con le altre associazioni presenti sul territorio e, a tal proposito, a Villafranca, ma anche in altri contesti come ad esempio Cellarengo, cerchiamo di sfruttare le potenzialità dei circoli dellAnspi (Associazione nazionale San Paolo Italia), presenti e strutturati accanto alle nostre parrocchie, che ci aiutano sotto diversi punti di vista. Ad esempio questanno abbiamo collaborato con loro nellorganizzazione e nella realizzazione di corsi di formazione rivolti agli animatori degli oratori, che ci ha consentito di confrontarci con una equipe di formatori preparati e competenti senza spese troppo elevate».
Esempi di coinvolgimento di laici nella gestione delloratorio sono presenti anche in altre parrocchie, ad esempio in città. E il caso delloratorio di Nostra Signora di Lourdes (Torretta), che si potrebbe definire un modello virtuoso di oratorio autogestito: circa 120 ragazzi coinvolti nelle molteplici attività organizzate da un affiatato gruppo di animatori, una ventina di giovani adulti che dedicano alla parrocchia il tempo libero dallo studio universitario o dal lavoro. «Attualmente le iniziative che proponiamo sono a beneficio sia dei bambini delle elementari e dei primi due anni delle medie sia dei ragazzi delle superiori ci spiega Andrea Musso, coordinatore del gruppo animatori insieme a Davide Bassignana e Simoni Simoneto e dobbiamo dire grazie soprattutto a don Italo Francalanci. In dieci anni di servizio alla parrocchia Nostra Signora di Lourdes ha saputo con le sue indicazioni far crescere in primis noi animatori, dandoci fiducia».
b. g.