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Attualità

Fotografati mentre scaricano rifiuti,
partono le sanzioni per 52 persone

Sono 52 gli astigiani caduti nella rete di “Allocco”, l’operazione di vigilanza ambientale ideata e portata avanti da un gruppo di ambientalisti e di amici del fiume aderenti al Canoa Club

Sono 52 gli astigiani caduti nella rete di “Allocco”, l’operazione di vigilanza ambientale ideata e portata avanti da un gruppo di ambientalisti e di amici del fiume aderenti al Canoa Club nel’ambito della rassegna Verdeterra. 52 le persone riconoscibili dalle targhe dei loro mezzi e fotografate mentre scaricano rifiuti di ogni genere in cinque discariche abusive. Un’iniziativa nata da comuni cittadini che, appassionati ornitologi, durante l’osservazione dei movimenti di un allocco che aveva nidificato sotto uno dei ponti della tangenziale, si erano accorti di quante persone andassero, in una giornata, a disfarsi dei rifiuti. Sia privati cittadini che buttavano rifiuti domestici, mobiletti, ingombranti, televisori vecchi, sia piccoli artigiani, probabilmente del mercato sommerso, che usavano le sponde del Tanaro per smaltire scarti di lavorazione che non avrebbero potuto conferire all’Ecocentro in quanto privi di partita Iva e autorizzazioni.

Di qui l’idea di appostarsi con le macchine fotografiche e cogliere sul fatto gli inquinatori. I cinque siti monitorati sono stati il lungo Borbore a Revignano con un costante scarico massiccio di materiale idraulico, il ponte sotto la tangenziale, due piazzette di via Ticino e l’Isolone. Dal 24 aprile al 25 ottobre sono state scattate migliaia di fotografie, visto che spesso si tenevano appostamenti più volte durante il giorno ma non tutte sono utili per risalire alle responsabilità di chi scaricava. Fermate velocissime, a bordo strada, dove in pochi secondi si abbandonava il sacchetto scomodo e, in qualche caso, anche il lancio dal finestrino in corsa. I volontari, che ad un certo punto, grazie alla rassegna Verdeterra, hanno anche trovato uno sponsor, la Somet di Costigliole che ha finanziato l’acquisto di macchine foto digitali. Oltre ad immortalare gli abbandoni con gli scatti, fatti via via più precisi e dettagliati grazie ad alcuni trucchi imparati sul campo, la task force di “Allocco” ha anche preso a rovistare nei sacchetti stupendosi per il gran numero di bollette, fatture, bolle di accompagnamento, quaderni dei figli, agende, indirizzi su giornali spediti in abbonamento o su pacchi consegnati dai corrieri che riconducevano l’immondizia al suo proprietario.

«L’idea che ci siamo fatti -spiega uno dei volontari- è che, alla fine, sia un fenomeno limitato, considerato anche la recidività delle persone che lo fanno. Sono abbastanza pochi quelli che hanno questa cattiva abitudine e siamo sicuri che, sentendosi controllati, quasi tutti la pianterebbero lì». Fra le curiosità vi è uno che ha abbandonato un sacchetto di plastica contenente le foglie dei gerani secchi (che poteva gettare, senza sacchetto in qualunque fosso senza fare danno ambientale) e uno scarico abusivo registrato alle 10,50 di un martedì, venti minuti dopo la bonifica della discarica abusiva da parte dell’Asp. L’assessore Pasta, preso atto del lavoro dei volontari, ha annunciato di aver trasmesso tutto ai vigili urbani che, già ieri, avevano inviato il primo avviso ad uno degli scaricatori identificati. Rischiano multe da 166,67 euro per deposito di rifiuti al suolo fino a 3 mila euro per i casi di inquinamento più gravi e la denuncia alla Procura per le imprese e le ditte. «Ci impegneremo anche sul fronte della prevenzione, con una sensibilizzazione continua verso i cittadini che, in questa città, possono contare sul ritiro dei rifiuti sulla porta di casa e sul conferimento all’Ecocentro di ogni altro rifiuto» ha concluso Pasta.

Daniela Peira

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