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Intervista

Francesco Carìa: “Con Tanaro è un rapporto finito”

“Tremendo” è uno dei fantini più esperti e conosciuti del panorama nazionale delle monte

La stagione paliesca 2023 è stata archiviata da Francesco Carìa, detto Tremendo, uno dei fantini più esperti e conosciuti del panorama nazionale delle monte, con un bilancio decisamente positivo nei primi mesi dell’anno. Un episodio sfortunato, avvenuto a fine luglio, in occasione di una batteria del Palio di Gavoi, ha invece compromesso la parte conclusiva dell’annata.

Francesco Carìa sintetizza così il suo percorso stagionale.

“Fino a luglio tutto bene – esordisce il fantino – l’annata stava procedendo al meglio. Avevo vinto il Palio di Ferrara per il Borgo San Giacomo su Bagoga (nel 2022 il trionfo era arrivato sempre per San Giacomo ma su Arsenicolupen, n.d.r.) mentre a Fucecchio avevo fatto la mia parte assolvendo nel migliore dei modi all’incombenza che mi era stata affidata, pur non montando un cavallo di primissima fascia.”

Poi l’infortunio….

“Si, uno strappo muscolare che ha condizionato le mie partecipazioni agli eventi di agosto e settembre. A Siena nel Palio dell’Assunta qualche possibilità di montare ce l’avevo, ma tutto è saltato.”

E poi è arrivato Asti.

“Si, stavo pian piano recuperando dall’infortunio e le mie condizioni fisiche non erano ancora ottimali. Da professionista serio quale reputo di essere ho preferito fare un passo indietro e rinunciare.”

Ad Asti avevi l’accordo con Tanaro…

“Si, ed ero convinto che vi fossero ottime possibilità di fare un Palio di primo piano, visti i soggetti di cui disponevo. Evidentemente era destino che le cose andassero in un certo modo e che io non corressi per loro.”

In quali rapporti sei rimasto con Tanaro?

“Con Tanaro è un rapporto è finito. Da quando c’è stato il mio problema fisico non ho più sentito nessuno.”

Prospettive per il 2024 legate ai cavalli di cui disponi?

“Buone. Ho contatti avviati con un paio di Contrade di Fucecchio, a Ferrara ci sarò sicuramente e anche per Asti le cose si stanno muovendo. Qualcuno mi ha già cercato e le prospettive di montare sono ottime.”

Qual è la situazione della tua scuderia? Di quanti soggetti disponi attualmente?

“Ho tutti mezzosangue, cavalli di tre anni che vanno in quattro. Quattro più un probabile quinto che dovrebbe andare ad arricchire la mia scuderia. In più ho due esemplari anziani: Bagoga ed un altro cavallo di qualità in arrivo. Arsenicolupen non ce l’ho più, l’ho venduto in Sardegna”.

Chiudiamo con le tue condizioni fisiche: dall’infortunio ti sei ristabilito al meglio?

“Perfettamente, sto montando a cavallo e tutto sta andando per il meglio. Ho grande fiducia nel 2024. Mi auguro di cuore che ad Asti venga costruita una pista idonea per le prove di addestramento, così ci sarà eventualmente la possibilità di qualificare anche soggetti di quattro anni già in possesso delle necessarie caratteristiche per affrontare un Palio impegnativo quale è quello di Asti.”

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