Discesa in campo ufficiale, sabato scorso, per i candidati astigiani, tra le fila di Fratelli d'Italia, alle prossime regionali. Nello specifico, si tratta di Sergio Ebarnabo, portavoce
Discesa in campo ufficiale, sabato scorso, per i candidati astigiani, tra le fila di Fratelli d'Italia, alle prossime regionali. Nello specifico, si tratta di Sergio Ebarnabo, portavoce provinciale della formazione politica, che ha dato la propria disponibilità nella lista bloccata di Guido Crosetto, in corsa per la presidenza del Piemonte; Ferdinando Gianotti, 51 anni, imprenditore di Isola, già candidato nel 2005 alle regionali con An; e Marcello Coppo, 35 anni, avvocato e consigliere comunale di minoranza ad Asti. Entrambi candidati nella lista provinciale. «Per la prima volta -? ha esordito Ebarnabo ?- Fratelli d'Italia si presenta con un nuovo simbolo. Quest'ultimo parte dalle radici, il Msi, passando per An, per arrivare a Fratelli d'Italia. Ci siamo impegnati, infatti, per avere una coalizione unita con Crosetto».
Non è mancata quindi una nota polemica verso Forza Italia, «che sembra voler perdere queste elezioni, svendendo il Piemonte a Chiamparino». Ebarnabo ha poi richiamato l'attenzione su alcuni temi prioritari, come l'assistenza agli anziani. Nel solco delle priorità programmatiche, Gianotti ha sottolineato invece il diritto alla casa, «prima di tutto per gli italiani in difficoltà, che è ora abbiano la precedenza»; la necessità di valorizzare i giovani; e il concetto di famiglia tradizionale. Per poi aggiungere: «Intendo chiedere lo sgombero immediato dei centri sociali. Al loro interno si potrebbero recuperare alloggi per famiglie in difficoltà. Tagliando inoltre gli stipendi d'oro si restituirebbero un po' di dignità e potere d'acquisto alle fasce sociali deboli».
Non da ultimo, in vista delle europee (dove Giorgia Meloni è capolista) Gianotti ha detto: «Credo nell'Europa dei popoli, non della finanza. Occorre alzare la nostra voce». Partendo da un ragionamento sul valore politico delle prossime elezioni, dal canto suo Coppo ha ribadito «l'importanza di una sburocratizzazione totale. La burocrazia, infatti ? ha rimarcato ? ha preso il sopravvento anche in Europa, rispetto alla politica. Il segreto del futuro perciò è il ritorno a quest'ultima e il collegamento alla base, arrivando fino al burocrate. Tra i temi caldi "il sistema tributario assassino," in merito al quale Coppo ha lanciato l'idea "di un'aliquota fissa per tutti, decidendo però quanto ognuno spende a fronte di relativa fattura e quindi pagando le tasse sull'avanzo dalle spese totali».
Manuela Zoccola