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Fratelli d'Italia: "Soddisfatti per aver raddoppiato i voti"
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Fratelli d'Italia: "Soddisfatti per aver raddoppiato i voti"

Niente colpi di scena per Fratelli d'Italia che più o meno si aspettava di attestarsi intorno al 4%. Scontando la frammentazione del centrodestra e la mancata candidatura di Guido Crosetto come

Niente colpi di scena per Fratelli d'Italia che più o meno si aspettava di attestarsi intorno al 4%. Scontando la frammentazione del centrodestra e la mancata candidatura di Guido Crosetto come leader della coalizione, Fratelli d'Italia ha scontato il fatto di essere ancora un partito giovane sebbene abbia dimostrato di saper crescere rapidamente.

«Ci aspettavamo che vincesse il Partito Democratico ma non certo che vincesse così – commenta Marcello Coppo, candidato alle regionali e attuale consigliere comunale (498 voti) – Qui abbiamo guadagnato il doppio dei voti delle politiche e non possiamo che essere soddisfatti. Grillo ha dimostrato di non essere l'alternativa a Renzi e al Partito Democratico mentre Forza Italia ha dimostrato che tenere la linea senza rinnovamento e senza primarie si corre il rischio di consumarsi come una candela. A questo punto la vera domanda è: Forza Italia è realmente di centrodestra?». Coppo fa però anche autocritica nel dire che avrebbero potuto fare più campagna elettorale sul territorio «ma dovendo lavorare, rappresentando il popolo delle partite Iva, dove ci siamo stati i risultati si sono visti».

Anche Sergio Ebarnabo, coordinatore provinciale, è soddisfatto del risultato uscito dalle urne «perché con il ritorno del simbolo di Alleanza Nazionale abbiamo recuperato alcuni nostri valori storici. Il centrodestra avrebbe dovuto candidare Guido Crosetto in testa alla coalizione ma ora si creano le condizioni per far rivivere una destra democratica e competitiva». Ebarnabo ricorsa il dato del 4,25% sui cui si attesterebbero i dati definitivi ma guarda oltre: «Come Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale facciamo un appello agli altri partiti di centrodestra affinché ci si sieda ad un tavolo per decidere come lavorare insieme in futuro. Le cose che ci dividono – conclude il coordinatore provinciale – sono indubbiamente meno delle cose che ci uniscono e su questo è tempo di aprire una riflessione».

L'altro candidato regionale, Ferdinando Gianotti, ha invece portato a casa 310 voti.

r.s.

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