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Attualità
Delusione e rimpianto

Fulvio Brusa: «Persa un’occasione con il no al Palio Straordinario»

Le parole del responsabile della commissione veterinaria: «Sfumata una vetrina di prestigio»
La cancellazione del Palio Straordinario, situazione per molti versi legata all’allestimento di un impianto in grado di ospitare le prove di addestramento per i cavalli papabili a disputare la corsa, ha portato il dottor Fulvio Brusa (foto), responsabile della commissione veterinaria, ad esternare la sua delusione. «Si è persa un’occasione importante – afferma Brusa – l’Amministrazione si era mossa con determinazione per reperire una cifra sostanziosa che avrebbe permesso di organizzare la corsa celebrativa per i 750 anni della manifestazione. Unavetrina di prestigio purtroppo non sfruttata al meglio dalla maggioranza dei Rettori, 11 se non sbaglio, decisi a non prendere parte all’evento. La motivazione addotta, ossia la troppo vicinanza tra il Palio Straordinario (31 agosto) e l’Ordinario (7 settembre), poteva essere un ostacolo superabile. Ogni Comitato avrebbe dovuto procurarsi due cavalli competitivi: due, si badi bene, non quattro come da alcuni sostenuto. Inoltre, potendo utilizzare la stessa struttura per entrambe le manifestazioni, l’Amministrazione avrebbe potuto impiegare il denaro raccolto dalle sponsorizzazioni per allestire lo Straordinario ed utilizzarlo nella costruzione di una pista che a parer mio costituisce un passaggio decisivo per il futuro della manifestazione.»

Prosegue Brusa: «Disporre di una pista di addestramento vorrebbe dire avere contatti più frequenti con fantini e proprietari e per gli appassionati vedere all’opera le accoppiate poi chiamate a scendere in pista. Perché, non scordiamocelo mai, la corsa la fanno i cavalli ed i fantini: ben vengano le iniziative organizzate dai Comitati nell’orbita dell’evento, ma la passione, la cultura paliesca e le emozioni sono situazioni legate ai cavalli e a chi li monta. Ed ecco la necessità di disporre di una pista, utilissima qualora vi fosse stata la possibilità di avere lo Straordinario. Straordinario però non in versione ridotta, come paventato in un primo tempo, quando un’opzione prevedeva la disputa della corsa a inizio giugno senza però alcuni momenti imprescindibili: presentazione dei fantini, mercatino e sfilata dei bambini. Palio non vuol dire pensare in piccolo, bensì crescere. Chiuso il capitolo delle corse allo stadio, una nuova struttura idonea sarebbe indispensabile punto di riferimento per i 21 Comitati partecipanti alla corsa.»

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