Via libera da parte del Consiglio comunale al mandato, in questo caso al sindaco, per la modifica dello Statuto di Gaia spa, la società che gestisce il trattamento dei rifiuti astigiani. Una
Via libera da parte del Consiglio comunale al mandato, in questo caso al sindaco, per la modifica dello Statuto di Gaia spa, la società che gestisce il trattamento dei rifiuti astigiani. Una decisione necessaria in vista dellassemblea del CBRA e di Gaia stessa che si sono svolte ieri pomeriggio, giovedì. Si è aperta, in questo modo, la strada in vista della gara per la vendita del 45% delle azioni di Gaia ad un socio privato il quale, secondo le stime dei tecnici, dovrebbe portare nelle casse dellazienda circa 8.000.000 di euro (una valutazione che potrebbe però aumentare a seconda di quanto sarà stimato il valore di Gaia allinizio del 2016).
I soldi incamerati serviranno a più scopi, tra cui il revamping (ristrutturazione e allargamento) dellimpianto dellumido di San Damiano, nel quale raddoppierà il trattamento del compost, e dove ci sarà lavvio della produzione di biometano. Con la nuova disponibilità economica si darà anche il via alla ristrutturazione e implemento delle linee di lavorazione dellimpianto di Valterza, mentre è già stata approvata la rimodulazione della discarica di Cerro Tanaro che, altrimenti, sarebbe andata in saturazione entro il 2016. Ed è proprio per conferire meno rifiuti a Cerro che il socio privato di Gaia dovrà, condizione strategica indispensabile, possedere un termovalorizzatore nel quale conferire tra le 15 e le 30.000 tonnellate annue di rifiuti trattati dallazienda, tanto da diminuire sensibilmente limmondizia stoccata in discarica.
Non solo. Larrivo di un socio privato permetterà a Gaia di superare il limite del 20% di trattamento dei rifiuti esterni, ovvero quelli ricevuti da Comuni al di fuori del circuito associativo. Un potenziale che gli amministratori intendono sfruttare per aprire la società di Valterza a nuove fette di mercato. Il Consiglio comunale ha anche approvato i patti parasociali e lo schema del bando di cessione delle quote che sarà pubblicato, indicativamente, a metà gennaio. Lipotesi è quella di identificare il socio privato entro lautunno del 2016 adeguando lassetto societario: il futuro CDA sarà quindi composto da un rappresentante del Comune di Asti (che ne sarà presidente), da quello di un medio e di un piccolo Comune, cui si aggiungeranno due rappresentanti da parte del socio privato.
Come già avviene con Asp, con il 55% di gestione da parte del pubblico e il 45% in mano ai privati, anche le scelte strategiche sui rifiuti resteranno di competenza del socio pubblico, lasciando però la fase operativa al partner privato. «Con questa operazione daremo un taglio definitivo a tutte le emergenze per i prossimi 15 anni – commenta il presidente di Gaia, Luigi Visconti – E garantiremo che le tariffe, per gli astigiani, non siano più soggette ad aumenti».
Riccardo Santagati