Se si vanno a vedere i dati sulle separazioni registrate in Italia più che leggere delle statistiche sembra di avere tra le mani dei bollettini di guerra. Ci sono ben 950.000 genitori separati che
Se si vanno a vedere i dati sulle separazioni registrate in Italia più che leggere delle statistiche sembra di avere tra le mani dei bollettini di guerra. Ci sono ben 950.000 genitori separati che possono vedere i figli poche ore alla settimana; 150.000 mamme o papà che hanno perso ogni contatto con i figli i quali sono, di fatto, orfani di un genitore vivo; 32.000 bambini sottratti alle famiglie per inidoneità genitoriale o altre motivazioni psichiatriche/psicologiche soggettive; ben 100 omicidi/suicidi ogni anno causati da un sistema che favorisce la conflittualità esasperata tra gli ex coniugi; un volume di affari collegato alle comunità di minori che si aggira sui 2 miliardi di euro, un valore delle separazioni per lavvocatura di 5 miliardi di euro e 1 miliardo di euro di ricavi per gli operatori della psicologia e delle psichiatria. Cifre che dovrebbero far saltare sulla sedia e che necessitano di contromisure urgenti per arginare i disagi legati alle separazioni, molte dei quali esasperano la vita di entrambi i genitori.
Quasi sempre è però il padre a subirne le conseguenze peggiori. «Purtroppo si crede ancora che i padri siano una manica di incapaci che non sappiano gestire i figli – spiegano Campa e Careglio dellassociazione astigiana Papà separati – Spesso ci vengono segnalate situazioni incredibili con ex mogli che tempestano di telefonate i loro ex mariti anche per ricordare le cose più banali, come i vestiti di ricambio per i figli, per chiedere se hanno mangiato o dormito, insomma, tensioni che non aiutano a migliorare i rapporti tra le parti». Cè poi laspetto della guerra psicologica, deleteria nel rapporto tra padri e figli. Si chiama PAS – Sindrome da Alienazione Parentale (Parental Alienation Syndrome) e avviene quando un genitore aizza contro lex partner il figlio in una guerra continua volta a demonizzarlo agli occhi del minore. Alcuni parlano di programmazione del minore e le tecniche per attuare questa guerra sono le più disparate.
Facciamo alcuni esempi: negare lesistenza dellaltro genitore, manipolare i fatti sempre a proprio vantaggio, disapprovare i comportamenti dellaltro sempre e comunque, ricordare al bambino di essere il migliore dei due genitori e di essersi sempre occupato di lui lasciando intendere che laltro genitore se ne sia disinteressato, sottolineare lincapacità dellex coniuge di prendersi cura del figlio, minacciare il bambino di togliergli laffetto se questo fosse troppo legato allaltro genitore, chiedere al bambino di spiare i comportamenti dellaltro e riferirli, riscrivere il passato a proprio vantaggio inculcando nella mente del minore fatti mai accaduti o distorti rispetto la realtà, soddisfare le richieste del bambino disapprovate dallaltro, creare sensi di colpa al bambino che vede laltro genitore creano tutti i presupposti perché un bambino inizi a provare odio verso il padre (o la madre) scavando rancori che difficilmente verranno sanati in futuro.
r.s.