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Attualità

Corso Alessandria si rifà il look
Nuove rotonde e maxi negozio hi-tech

Non solo viale Pilone, con il piano di rilocalizzazione del supermercato Famila (in approvazione in Consiglio comunale, vedi articolo a pag. 11), vedrà migliorare il proprio aspetto dal punto di vista urbanistico e strutturale (più parcheggi, una strada collegata ad alcuni palazzi di recente costruzione, nuova rotonda all'incrocio con via delle Corse, etc.) ma anche corso Alessandria sarà interessata da un articolato piano di recupero che…

Non solo viale Pilone, con il piano di rilocalizzazione del supermercato Famila approvato lunedì sera in Consiglio comunale, vedrà migliorare il proprio aspetto dal punto di vista urbanistico e strutturale (più parcheggi, una strada collegata ad alcuni palazzi di recente costruzione, nuova rotonda all'incrocio con via delle Corse, etc.) ma anche corso Alessandria sarà interessata da un articolato piano di recupero che passa attraverso progetti urbanistici come quello denominato "Gi.Bi".

Quest'ultimo rinnoverà l'area del corso nei pressi della Sisa, a ridosso di Cinelandia. Verrà realizzata una strada, già inserita nel Piano regolatore dall'amministrazione Voglino, che dalla rotatoria su viale Pilone (area McDonald's) porterà direttamente dentro il quartiere Praia migliorando il traffico in entrata su tutta la zona, in particolare in via Aniotto, utilizzata dai mezzi pesanti diretti verso lo stabilimento. Saranno costruiti dei nuovi parcheggi, un'area verde e una media struttura di vendita di circa 2.200 mq che ospiterà, secondo l'ipotesi più accreditata, un negozio di elettronica, telefonia, elettrodomestici e informatica.

L'intervento "Gi.Bi" potrà essere fatto grazie alle nuove norme approvate dall'ex Giunta regionale che prevedono "l'autoriconoscimento" dei proprietari di aree con i dovuti requisiti nella trasformazione in "addensamenti commerciali A3", anche in difformità alla pianificazione commerciale espressa dal Comune. «In fase di elaborazione del progetto siamo riusciti ad inserire una serie di clausole estremamente vantaggiose per la comunità ?- spiegano il sindaco Brignolo e gli assessori all'Urbanistica e al Commercio, Arri e Parodi ?- In particolare verranno pagati oneri di urbanizzazione in aggiunta a quelli dovuti per legge, per un ammontare di 120.000 euro».

Oltre agli interventi collegati al nuovo insediamento commerciale (strada, parcheggi e la realizzazione dell'area verde) e alla strada di collegamento tra corso Alessandria e Praia, «rimangono circa 150.000 euro che la convenzione prevede possano essere pagati alle casse comunali ?- proseguono gli amministratori -? oppure, su indicazione della città, assolti mediante realizzazione diretta di un'opera. In questo caso abbiamo dato indicazione di progettare la ristrutturazione di un altro comparto della caserma Colli di Felizzano in adiacenza alle aule universitarie per realizzare dei magazzini. Si riuscirà in questo modo a migliorare la zona di corso Alfieri compresa tra piazzale De André e il Battistero, con un insieme di interventi -? conclude il sindaco -? e con i fondi regionali del PTI si completeranno i laboratori mentre, se vi sarà una risposta positiva al bando pubblicato per invitare i privati a formulare proposte di investimento sulla palazzina comando di corso Alfieri (ex caserma colli di Felizzano ndr), potrà tornare a nuova vita anche questo edificio».

Perplessa per l'arrivo della nuova struttura di vendita, e anche per la costruzione del nuovo Famila di viale Pilone, è l'Ascom Confcommercio: «Ad Asti non c'è più spazio per nuovi insediamenti di questo tipo – spiega il direttore Claudio Bruno – e sono ben altri gli insediamenti produttivi di cui ha bisogno la città. Proprio per questo vorremmo chiedere al Consiglio quali sono le motivazioni che dovrebbero indurli a fare questo tipo di scelta e se identificano in tutto ciò il tentativo di salvaguardare e in qualche modo favorire il commercio tradizionale. Concedere queste autorizzazioni per avere in cambio oneri di urbanizzazione utili a realizzare opere, come rotonde e strade, non risolve il problema su come reperire risorse mentre si va ad implementare un'offerta commerciale di grande distribuzione già satura in tutta quella zona».

Riccardo Santagati

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