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Attualità

Giordano sindaco "a tempo pieno"
Ritoccati al rialzo i rimborsi

Per gli assessori costi più che raddoppiati rispetto alla precedente amministrazione di Villanova d'Asti. Nell’ultimo anno di mandato Roberto Peretti aveva rinunciato a parte dell’indennizzo

Le indennità degli amministratori locali, soprattutto nei piccoli comuni, sono sicuramente fuori da qualsiasi discussione in merito a sprechi ed esagerazioni, ma di certo in questi periodi non sono esentate dalla giusta attenzione dei cittadini. A Villanova le polemiche sui costi del sindaco a tempo pieno hanno tenuto banco per quasi tutta la durata delle due amministrazioni guidate da Roberto Peretti, con l’eccezione dell’ultimo anno di mandato, in cui il sindaco uscente aveva optato per tornare al proprio lavoro in campo assicurativo. Una scelta che non pare aver penalizzato particolarmente l’attività amministrativa locale, ma che non é poi stata proseguita dalla nuova giunta. Christian Giordano, sindaco dallo scorso maggio, ha infatti nuovamente scelto di effettuare l’incarico a tempo pieno e con un’indennità di poco inferiore a quella percepita dal suo predecessore.

Con delibera del 13 giugno scorso, infatti, la giunta villanovese ha attribuito al neo sindaco, in precedenza occupato presso il bar di famiglia, un’indennità mensile pari a 2.509,99 euro lordi: una cifra pari a circa il 10 per cento in meno del compenso percepito dal suo predecessore Roberto Peretti, che a tempo pieno percepiva nel 2008 un’indennità pari a 2.788,86 euro lordi, più oneri accessori, ma di fatto pari a quasi il doppio di quanto percepito, sempre da Peretti, nel 2011, una volta rientrato al suo posto di lavoro. L’ex sindaco, non più a tempo pieno, veniva infatti ricompensato con un’indennità lorda di 1.370 euro mensili. Diverso il discorso dei compensi percepiti dagli assessori. In questo caso la nuova amministrazione ha infatti ritoccato in via definitiva le indennità solo con la delibera del 31 agosto 2012, conseguente alle dimissioni dell’assessore esterno Antonio Tedesco (in carica da maggio a fine luglio e poi dimessosi, ufficialmente, per matrimonio e nuovi impegni professionali).

Per tutti i componenti la giunta, sindaco escluso, l’indennità è stata portata a 546 euro lordi mensili, cifra non esagerata, per l’impegno richiesto a questi amministratori, ma comunque ben superiore alle indennità percepite in precedenza (150 euro lordi per gli assessori inquadrati come lavoratori dipendenti presso aziende o imprese, quali erano all’epoca Giuliano Margari e Antonio D’Argento, e quasi 300 euro per gli assessori con lavoro di libero professionista o comunque non dipendenti, quali all’epoca Antonietta Tituccio, Christian Giordano e Enrico Trinchero).

Il vice sindaco Giorgio Arese, oggi nuovamente a ricoprire la stessa carica con indennità pari a quella degli altri assessori, percepiva nella precedente amministrazione un’indennità di circa 200 euro. Da rimarcare che la delibera del giugno 2012, con la quale la nuova amministrazione stabiliva per la prima volta i compensi di sindaco e assessori (ridotti da 6 a 3 con le nuove leggi), aveva assegnato in un primo tempo compensi diversificati per ciascun componente la giunta, assegnando però anche un compenso alla figura del presidente del consiglio comunale: circa 250 euro mensili. Essendo Enrico Trinchero rimasto presidente del consiglio comunale, ma nel contempo avendo sostituito in giunta il dimissionario Tedesco, l’indennità del presidente del consiglio, in questo momento, non viene erogata.

Franco Cravero

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