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Attualità
Dati Istat

Giornata Mondiale delle Api: il punto di Coldiretti

Clima e adulterazioni: l’attenzione non deve calare mai

Le api salvano il 75% dell’agricoltura italiana, in quanto, tre colture alimentari su quattro, in una certa misura, dipendono dalle api, per resa e qualità dall’impollinazione. I cambiamenti climatici, però, stanno determinando un calo importante della produzione di miele, lasciando spazio alle importazioni dall’estero che, nel 2022, sono cresciute del +12% per un quantitativo di oltre 26,5 milioni di chili, provenienti anche da Paesi che non sempre brillano per trasparenza e sicurezza alimentare.

E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat in occasione della Giornata Mondiale delle Api (sabato 20 maggio) nel sottolineare che, secondo l’indagine “From the hives” del Centro Comune di Ricerca (Ccr) della Commissione europea, fra i campioni di miele importati nella UE fra il 2021 e il 2022, quasi 1 su 2 (46%) è sospettato di adulterazione.

In Piemonte, la siccità ha sicuramento messo a dura prova l’annata e, ora, anche le piogge perché, nel clou della fioritura dell’acacia, stanno compromettendo i fiori, rendendone difficilmente recuperabile la produzione.  Il comparto apistico rappresenta un tassello importante per il Piemonte, che continua a collocarsi al primo posto tra le Regioni per numero di produttori e produzione, pur subendo le criticità che hanno investito il settore a livello nazionale. Secondo l’elaborazione del Centro Studi Divulga su dati Unioncamere 2022, in Piemonte sono state rilevate 6.125 aziende nel 2022 e oltre 195 mila alveari.

Oltre a produrre miele, le api svolgono un ruolo essenziale negli ecosistemi ma, secondo gli scienziati, – tra cento anni potrebbero scomparire -, con conseguenze incalcolabili su biodiversità e, anche, alimentazione. Presente al Mercato Contadino di Campagna Amica Asti c’è il giovane imprenditore camerunense Tak (foto), all’anagrafe Paulin Takumbo Takam, che a Camerano Casasco, ha avviato la PolyAgriNova (Campagna Amica) mixando studi, passione, dedizione e informazione.

Tra gli impegni di Tak, infatti, ci sono anche i Laboratori/Attività Didattiche rivolti/e ai bambini e alle scolaresche, nonché le visite guidate in azienda con degustazioni, per condividere la conoscenza del mondo delle api e il loro importante ruolo nel sistema alimentare.

Alla scelta biologica e alla didattica, nella filosofia produttiva di Tak c’è anche l’impegno ad ottenere un miele estratto il più vicino possibile a quello prodotto in favo, garantendo alle api fonti nettarifere naturali ed intervenendo al minimo nell’alterazione del processo alimentare dell’ape, ovvero, con l’alimentazione di soccorso. Una misura, quest’ultima, resasi tuttavia necessaria negli ultimi due anni.

“A livello regionale, è in crescita la presenza di giovani nelle aziende apicole, tanto che quelle condotte da under 35sono aumentate del 9% negli ultimi cinque anni secondo un’analisi Coldiretti su dati Unioncamere – spiega il Presidente Coldiretti Asti Monica Monticone – Questo dimostra che l’apicoltura e la cosiddetta “bee economy” rappresentano una traiettoria di futuro con una forte spinta all’innovazione”.

“La preoccupazione resta per le importazioni” aggiunge il Direttore Coldiretti Asti Diego Furia; “a far concorrenza al miele Made in Piemonte non è solo la Cina, ma anche l’Est Europa, da dove proviene una gran quantità di miele a basso costo e che non rispetta i nostri standard qualitativi. Ai consumatori ricordiamo di leggere con attenzione l’etichetta (l’indicazione d’origine è obbligatoria) e di privilegiare gli acquisti presso i punti di vendita diretta in azienda o nei Mercati Contadini di Campagna Amica”.

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