Lassociazione Creative capofila dellidea: altalene accessibili alle sedie a rotelle e attrezzature multisensoriali. Dopo una mappatura delle zone critiche della città, si realizzeranno schede tecniche dei vari progetti
A braccetto con il concetto di Albergo Etico e di Città Etica sta per nascere un progetto alla volta della civiltà, intesa non solo in senso tecnologico, ma soprattutto umano: presentato al BIT di Milano, è inserito allinterno delle iniziative (già in atto ad opera del comune) che faranno di Asti una Città Etica a livello internazionale. Un sogno, una necessità: quella di creare un parco multisensoriale per disabili e non, uno spazio dove si possa interagire nel tempo libero, senza vivere come vittime delle barriere architettoniche, ma come protagonisti. Capofila del progetto è lassociazione Creative di Asti.
Lidea alla base, Yes we can, nasce per contribuire al miglioramento dellaccessibilità della città, facendo sì che le difficoltà legate alla disabilità siano superate dai fatti: parole chiave sono il miglioramento delle condizioni della persona, la libertà e lautonomia di movimento. Il progetto potrà essere avviato con una forte azione di sensibilizzazione, tutta, attraverso una campagna informativa: le Creative hanno già coinvolto gli studenti dellIstituto Tecnico Statale Giobert di Asti, con il patrocinio del Comune e del Collegio dei Geometri e Geometri laureati della Provincia.
I progettisti del futuro realizzeranno una mappatura di zone critiche della città, servendosi di materiale fotografico e schede tecniche così da realizzare vari progetti (lipotesi di tempistica sembra essere giugno) per realizzare una città senza barriere architettoniche.
Altre iniziative graviteranno attorno al concetto-azione Yes we can: oltre al parco multisensoriale, dotato di giochi idonei a rispondere a tutte le disabilità (con aree dedicate ai sensi, come il tatto e lolfatto, ideale per autistici o laltalena su cui salire con la carrozzina e attrezzature per non vedenti e ipovedenti) è in seno anche la ricerca di un luogo per giochi di società, dove utilizzare la computer game therapy per riabilitare le patologie del pensiero, del linguaggio e della relazione.
Donatella Curletto di Creative, spiega: «Il nostro parco sarà il quarto in Italia, il primo in Piemonte: Asti è una piccola città con grandi potenzialità turistiche ancora da sviluppare, ha un bel centro storico che merita di essere valorizzato e visitato, i musei sono accessibili, vale la pena realizzare un parco giochi con queste prerogative».
Roberta Arias