«Giovanni Bosco è un santo che ha cambiato il mondo. E che, ora, ci consente di cambiare il nostro cuore».
Così don Giorgio Degiorgi – docente di diritto canonico ed economo delle case salesiane di Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania – ha definito il “Santo dei giovani” domenica scorsa, in occasione della solenne concelebrazione svoltasi nella chiesa salesiana di corso Dante.
L’occasione era la festa di Don Bosco, che si celebra ogni anno a fine gennaio in occasione dell’anniversario della morte del sacerdote, avvenuta a Torino il 31 gennaio 1888. Nell’omelia don Degiorgi ha infatti ricordato gli ultimi giorni di vita e, soprattutto, gli insegnamenti e l’eredità che ha lasciato, tanto che «ad oggi il suo nome è conosciuto in 135 nazioni del mondo».
La funzione religiosa, cui hanno preso parte numerosi parrocchiani e gli sbandieratori del borgo, è stata seguita dal momento conviviale “Un boccone con don Bosco”, gradito rinfresco sul sagrato della chiesa. Al pomeriggio, invece, spazio a giochi per ragazzi e tombolata.
La festa continuerà oggi (martedì) alle 18.30 con la messa presieduta dal vescovo Marco Prastaro.