Il sindaco di Asti Maurizio Rasero è tornato in diretta su Facebook con un lungo video durante il quale ha deciso di replicare dal vivo a una serie di critiche e accuse che la minoranza consiliare gli ha mosso nelle ultime settimane.
Dai video trasmessi mentre donava il sangue o si faceva vaccinare al “celebre” brindisi con Champagne dopo la promozione dell’Asti Calcio, dalla mancata presenza a Passepartout all’incontro con il procuratore di Catanzaro Gratteri alle accuse di aver messo in difficoltà i rioni annunciando un Palio senza dare le linee guida su come sarà organizzato, dall’assenza alla riunione con i cittadini per rilanciare il Bosco dei Partigiani ai costi dell’arrivo di tappa del Giro d’Italia fino alla nomina di un nuovo consigliere alla Fondazione Cassa di Risparmio: Rasero ha dedicato metà della diretta a replicare agli 11 consiglieri di minoranza (su 12) che a suo dire hanno fatto polemiche sterili, strumentalizzato e portato avanti attacchi alla sua persona indipendentemente dai risultati ottenuti.
«Vorrei sollevare quello che da alcuni mesi sta capitando in Comune, buona parte della maggioranza, 11/12, esce tutti i giorni con polemiche abbastanza sterili o su argomenti che probabilmente ai cittadini interessano poco. Ricordo che il ruolo della minoranza è una funzione di controllo importantissima, per fare presente che esistono anche idee diverse della maggioranza e anche per criticare la stessa, ma con i dovuti strumenti».
La replica sui costi del Giro d’Italia 2020
Rasero ha spiegato che la tappa del Giro d’Italia, a ottobre, non è costata nulla al Comune e che ha portato 13.427 euro di utili. Soldi che il Comitato organizzatore ha destinato per mettere a posto una palestra della città. «Sul Giro l’attacco più forte è arrivato dai consiglieri del Movimento Cinque Stelle: “Sì è vero non hai fatto spendere soldi alla città, ma i soldi li ha messi la banca”. Viva Dio – ha risposo Rasero – che ci sono gli sponsor cui ci si rivolge perché hanno dei ritorni d’immagine. Mi sono domandato perché quest’anno non si parli più di Giro. Forse perché quest’anno il Giro è partito da Torino e il sindaco dei Cinque Stelle ha chiesto un aiuto alle banche, dal San Paolo alla CRT, come avevamo fatto noi. Quindi quando la stessa richiesta la fa il Movimento da un’altra parte, tutto va bene».
I video per l’Avis e sui vaccini
Per quanto riguarda il video sulla donazione di sangue, fatta da Rasero in primavera, il sindaco ha spiegato che è stato l’Avis a chiedergli di lanciare un appello ai cittadini affinché donino il sangue. «Per dire ai cittadini di donare il sangue l’ho iniziato a fare anch’io. In occasione della mia quinta donazione l’Avis mi ha chiesto di realizzare un filmato per sensibilizzare i cittadini, filmato chiesto anche ad altri, ma questo ha portato una serie di post su Facebook quasi a schernire e prendermi in giro». Analogo discorso sui vaccini. Rasero ha trasmesso un video mentre si è vaccinato contro il Covid-19. «Con le persone che erano lì – ha spiegato – ho fatto un filmato per dire quanto siano importanti le vaccinazioni. Polemiche a non finire. Ma pochi giorni dopo ricevo una lettera dall’Asl dove mi si dice di fare un appello ai cittadini per far capire quanto è importante vaccinarsi».
Quindi il caso, avvenuto il 2 giugno, sulla nuova nomina nel Consiglio di Indirizzo della Fondazione CrAsti. «La Fondazione mi ha chiesto di mandare una terna con tre nominativi. Ho pubblicato un bando, rispettato tutte le norme: sono arrivati tre curriculum e li ho girati alla Fondazione. Ho fatto il passacarte semplice, ma anche quando si rispettano le normative non va bene».
La querelle sullo Champagne allo stadio
Rasero ha continuato soffermandosi su altri “temi caldi”, come lo Champagne alla vittoria dell’Asti Calcio. «Due presidenti decidono di pagare una scommessa di cui io non c’entro nulla e non sapevo nulla, e che consisteva nel pagare una bottiglia di Champagne. Stappano la bottiglia e offrono un bicchiere anche al sottoscritto. Viene fatta una foto e il sindaco, che riceve il bicchiere, viene accusato di non promuovere le eccellenze locali. Ma che cacchio ne so io della bottiglia di Champagne? Io bevo solo Barbera d’Asti. Non bevo l’Asti Spumante, ma alla fine dei pasti, con il dolce, preferisco il Moscato d’Asti. La polemica è incredibile, si sta forse un attimo esagerando».
Sul caso Gratteri il sindaco ha tagliato corto: «Quando c’è Passepartout arrivano ospiti importantissimi la maggior parte dei quali non conosco. Non ho nulla contro Gratteri e abbiamo dimostrato con i nostri atti da che parte siamo, sia costituendoci parte civile in Barbarossa sia per la trasparenza dei nostri atti amministrativi, tutti verificati dal Segretario Generale Formichella che su questi aspetti è attentissimo».
Nuovo affondo sul Palio contro la minoranza: «Alcuni si fingono vicini al Palio per non prendersi le ire dei Comitati»
Ma è rispondendo alle accuse sul Palio che Rasero ha fatto un affondo molto duro contro la minoranza: «Il Palio è un argomento dove la minoranza è impreparatissima: ci sono addirittura alcuni contro il Palio, alcuni che si fingono vicini al Palio proprio per non prendersi le ire dei Comitati e degli appassionati e se potessero i cavalli non li farebbero correre, perché hanno un’indole dichiaratamente animalista. Però almeno fossero sinceri. Mi accusano di scarsa programmazione sull’edizione del 2021, di non aver fatto nulla per abbassare i costi. Ripeto: ci sono mille argomenti più importanti del Palio, ma resta la festa più importante della città. Questi mi attaccano, ma il Collegio dei Rettori risponde dicendosi sorpreso che i consiglieri non abbiamo contattato i rettori per avere informazioni».
Infine la querelle sull’assenza di Rasero al Bosco dei Partigiani durante un incontro propedeutico al recupero urbano di tutta l’area verde. Stesso giorno, un’ora dopo, il sindaco è stato presente a Viatosto per ufficializzare l’inizio dei lavori del parco promosso dalla Rivista Astigiani. «Anche qui sempre polemiche. Però vorrei scusarmi – ha aggiunto Rasero – perché ho detto che certi atteggiamenti sono “vomitevoli”. Nello scusarmi dico che cercherò che questo non capiti più. Queste polemiche vogliono farmi apparire per quello che non sono. Se ho usato termini forti mi scuso con i consiglieri, ma capita quando sono decine le battaglie che fanno contro il sottoscritto a livello personale. Dopo 47 anni ho iniziato prendere la pastiglia della pressione».
Rasero ha quindi annunciato che d’ora in avanti non risponderà a polemiche sterili «perché non ho voglia di polemizzare». «Sono un sindaco del fare: risponderò nelle sedi opportune ai consiglieri comunali di minoranza dove tutti i loro diritti saranno preservati».
La situazione sanitaria ad Asti
In apertura della diretta il sindaco ha anche dato informazioni sull’andamento della pandemia nel comune di Asti.
Sono 5 i ricoverati all’ospedale Cardinal Massaia, nessuno in terapia intensiva. 9 i positivi, mentre 713 resta il numero delle vittime astigiane a causa del virus, «un numero che non è variato negli ultimi 15 giorni». Già 155mila i vaccinati dall’Asl AT cui sono andati i ringraziamenti da parte del sindaco per l’ottimo lavoro svolto.