Il suo impegno per Moncalvo è iniziato molto presto. Che cosa l’ha spinta a farlo?
Ho sempre sentito la collettività come una cosa molto importante, sin da quando ero bambino. La scelta di servire la comunità nasce da quella consapevolezza e dalla grande passione che ho per la nostra Moncalvo e per il Monferrato. Quando iniziai a impegnarmi per il Comune, anche se avevo solo 19 anni, sapevo già che sarebbe stata la scelta giusta e così è stato. Ogni volta che sono a fianco di qualcuno a cui posso essere utile, sono fiero di aver fatto quella scelta.
La sua candidatura a sindaco le impone maggiori responsabilità. Quali sono le vostre linee programmatiche?
Non temo le responsabilità, fanno parte di questo compito. Le linee programmatiche sono molte e su molti argomenti. Opereremo sul miglioramento dei servizi sanitari e assistenziali, abbiamo in programma investimenti sul calcio e sugli sport aleramici, bisognerà migliorare alcuni servizi come l’apertura del Comune al sabato mattina e l’ampliamento degli orari e dei giorni dell’area di raccolta rifiuti in Strada Asti. Punteremo poi su tante iniziative per i giovani ma pensando anche a nuove attività per gli anziani. Bisogna poi continuare a stimolare i trasferimenti a Moncalvo, oggi abbiamo un segno più sulla popolazione che va mantenuto e stimolato.
In questi anni avete puntato molto su cultura e turismo. Ritiene che sia la direzione giusta per lo sviluppo economico di Moncalvo?
Si tratta sicuramente di una delle strade da percorrere. Per far venire persone a Moncalvo dobbiamo dargli un’offerta completa: vino, cibo, arte, architettura, paesaggio e natura, sport, aria aperta, prodotti tipici e d’eccellenza, informazioni chiare e accessibili ed eventi.