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Attualità

Giubileo della Misericordia
In Duomo si apre la Porta Santa

Anche Asti avrà la sua Porta Santa. Dopo l'avvio ufficiale del Giubileo della Misericordia da parte di Papa Francesco, martedì in Vaticano, anche nella nostra Diocesi si potrà entrare di

Anche Asti avrà la sua Porta Santa. Dopo l'avvio ufficiale del Giubileo della Misericordia da parte di Papa Francesco, martedì in Vaticano, anche nella nostra Diocesi si potrà entrare di persona nel vivo dell'Anno Santo. L'appuntamento è per oggi – domenica – alle 15.30 in piazza Cairoli. Di fronte al santuario di San Giuseppe Marello (Giuseppini) partirà la processione che arriverà in Cattedrale, dove il vescovo Francesco Ravinale aprirà la Porta Santa e concelebrerà la messa con numerosi sacerdoti diocesani. Per l'occasione in città non saranno celebrate le messe alla domenica pomeriggio e alla sera (altro appuntamento sarà domani, sabato, nella chiesa di San Giuseppe a San Damiano, dove verrà aperta la Porta Santa, con ritrovo alle 15.30 in piazza Libertà).

«Per la prima volta nella storia cattolica dei Giubilei, cominciati nel 1300 ? spiega il vescovo Ravinale ? è stata offerta la possibilità di aprire la Porta Santa anche nelle singole diocesi, in particolare nelle Cattedrali. Il nostro Duomo sarà quindi la Chiesa giubilare, meta di pellegrinaggi in occasione dell'Anno Santo». Ma non è solo questo l'elemento di "rottura" con il passato che caratterizza questo Anno Santo. Il Giubileo della Misericordia, che terminerà il 20 novembre 2016, è stato indetto da Papa Francesco per richiamare la Chiesa alla sua missione prioritaria di essere segno e testimonianza della misericordia in tutti gli aspetti della sua vita pastorale. E che quindi, in quanto tale, si può definire tematico.

«I Giubilei della storia cattolica ? sottolinea il vescovo Ravinale ? sono stati indetti dai Pontefici rispettando la scadenza temporale dei 25 e dei 50 anni o facendo riferimento ad un fatto storico. Invece in questo caso il riferimento è ad uno specifico tema, richiamato anche dall'avvio ufficiale, martedì 8 dicembre. Ovvero, a 50 anni dal termine del Concilio Vaticano II, il che rappresenta una nuova tappa nell'evangelizzazione di sempre e un nuovo impegno per tutti i cristiani per testimoniare con più entusiasmo e convinzione la loro fede. Con lo stile indicato dai Pontefici del Concilio, tra cui cito San Giovanni XXIII: "Ora la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore"».

Ulteriore tratto di originalità è lo spunto offerto dai Missionari della Misericordia. Papa Francesco darà loro il mandato il Mercoledì delle Ceneri con la celebrazione in San Pietro. I Missionari dovranno essere sacerdoti pazienti, capaci di comprendere i limiti degli uomini, ma pronti ad esprimere l'afflato del Buon Pastore, nella loro predicazione e nella confessione. Capitolo molto importante, infatti, è poi quello dell'indulgenza plenaria. «Per la Chiesa cattolica -? conclude il vescovo Ravinale -? il Giubileo è l'anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale. Viene chiamato anche Anno Santo ed è il periodo durante il quale il Papa concede l'indulgenza plenaria ai fedeli che si recano a Roma e compiono particolari pratiche religiose.

Ovvero, i fedeli che vogliono ottenere l'indulgenza possono, per esempio, compiere un'opera, per esempio il pellegrinaggio in una chiesa giubilare, dove raccogliersi in preghiera per il Papa, confessarsi e fare la Comunione (anche non nella Chiesa giubilare). Da sottolineare, a questo proposito, che nell'Anno Santo della Misericordia l'indulgenza acquista un rilievo particolare. Essa diventa indulgenza del Padre che, attraverso la Sposa di Cristo, raggiunge il peccatore perdonato e lo libera da ogni residuo della conseguenza del peccato, abilitandolo ad agire con carità, a crescere nell'amore piuttosto che ricadere nel peccato».

Elisa Ferrando

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