Dopo la nomina a commissario della Casa di Riposo, abbiamo chiesto a Carlo Camisola quali priorità si è dato nel suo nuovo incarico.Ha già avuto modo di farsi unidea dei problemi che esistono
Dopo la nomina a commissario della Casa di Riposo, abbiamo chiesto a Carlo Camisola quali priorità si è dato nel suo nuovo incarico.
Ha già avuto modo di farsi unidea dei problemi che esistono nella Casa di Riposo?
Ho avuto modo nei giorni scorsi di iniziare a raccogliere informazioni al riguardo, ma non ho ancora avuto modo di analizzare i problemi in modo completo ed analitico per potermi fare unidea definitiva.
Quali priorità si darà nella gestione straordinaria?
Innanzitutto occorre avere una radiografia completa dello stato dellarte e da quel punto si dovrà iniziare a lavorare sullimmediato e sulla media/lunga programmazione.
Secondo lei è ancora sostenibile una casa di riposo di tale grandezza, con relativi costi, senza adeguate convenzioni con lAsl e la Regione? Cè chi auspica lintervento di un privato per dare ossigeno ai conti.
Le case di riposo come furono concepite, quali Congregazioni di Carità, non hanno più riscontro per dette finalità ormai da anni, anche se una legislazione esaustiva in merito non è ancora stata adottata. Pertanto se si analizza il complesso residenziale quale azienda di assistenza e/o RSA la struttura, se rispetta la normativa specifica, può funzionare; se la si analizza prettamente quale valenza socio assistenziale è evidente che si rischia di generare un lazzaretto che viene meno ai principi di assistenza, sussistenza e solidarietà ai quali sono deputati. Non esiste una regola fissa, certo è che nellanalisi da fare dobbiamo trovare il giusto equilibrio (break even point) di economicità e di qualità di assistenza, tema sempre più dibattuto e controverso specie nelle piccole case di riposo che spesso trovano dei costi fissi elevati, ma nel contempo riescono a mantenere un clima di assistenza di qualità e di carattere familiare con gli ospiti. Per rispondere alla seconda domanda, a conti fatti saprò essere più esaustivo se è necessario lintervento di un socio privato per sostenere la Casa di Riposo.
Una delle altre criticità è data dalle insolvenze delle rette da parte di molti degenti. Un problema già denunciato dal precedente CdA. Quale sarebbe la soluzione migliore a riguardo?
Avviare un immediato recupero valutando caso per caso, eventualmente proporre, ove necessiti, un provvedimento di tutela per gli ospiti. Chiedere delle garanzie allatto dellinserimento potrebbe servire a stimolare più puntualità nei pagamenti, sistema, peraltro, già adottato da altre strutture simili.
In Consiglio comunale cè chi ha sconsigliato di effettuare lavori di ristrutturazione per 5/6 milioni di euro e, invece, ha suggerito di proporre alla Regione lacquisizione dellex Maternità e il trasferimento della Casa di Riposo in questo contenitore vuoto, una struttura più recente e quindi meno costosa da gestire.
Se è per andare in una struttura già datata tanto vale fare gli investimenti necessari dove si è, diverso sarebbe se ci fosse la possibilità di realizzare una struttura completamente nuova ed adeguata, ma nellimmediato credo sia presto per dirlo.
La politica ha un ruolo rilevante in questa fase di transizione del Maina. Cosa si aspetta dai rappresentanti politici del territorio, in città, come in Regione?
Quello che è già avvenuto da parte di molti di loro; oltre agli auguri, che fanno sempre molto piacere, molti mi hanno offerto la loro piena disponibilità a collaborare e a dare il loro sostegno sia morale che personale nellaffrontare i problemi della struttura, perché la Casa di Riposo non è solo un problema di una parte politica, ma è anche e soprattutto unazienda socio assistenziale che ha un forte peso in termini occupazionali sul territorio di Asti, ma anche della Provincia stessa e pertanto è un bene che tutti sentono la necessità di preservare. A tal proposito ho dato la mia disponibilità alla presidente del Consiglio Maria Ferlisi affinché possa favorire un incontro con i capi gruppo consigliari.
r.s.