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Attualità
Fantini: intervista

Giuseppe Zedde: «Annata finora positiva, a Siena e ad Asti punto molto in alto»

Su Andrea Mari: «Un ragazzo d’oro. In pista eravamo rivali, ma finita la corsa si tornava a ridere e a scherzare»

Gli chiediamo di tracciare un primo bilancio personale della fase iniziale della stagione.
«Sono contento, poiché credo di aver tirato fuori il meglio dai due Palii che finora ho disputato. Non è arrivata la vittoria ma le sensazioni sono state positive. Ora tutta la mia attenzione è rivolta al 2 luglio. Sarà il Palio della ripartenza o della rinascita che dir si voglia e punterò in alto».

Piccolo passo indietro: riviviamo quanto accaduto a Fucecchio e a Legnano….
«A Fucecchio ho corso per la Contrada Botteghe e il sorteggio mi ha assegnato Bosea, una cavalla di sei anni con la quale ho disputato la prima batteria. Sono stato in testa per un giro e mezzo raggiungendo la finale senza problemi. Nel mezzo giro restante, come tutti hanno potuto notare, la cavalla ha però avuto un calo, denunciando qualche problema di tenuta. Un segnale da cogliere nell’ottica della finale, dove peraltro mi sono trovato alle prese con la rivale Borgonovo, che credo di aver controllato in maniera efficace».

Come dire: quando non si può vincere….
«Chiaro: a quel punto si va in pista per rendere dura la vita alla rivale. E l’accoppiata Gavino Sanna-Zaminde era sicuramente di tutto rispetto».

Di Legnano che cosa puoi dire?
«Sant’Ambrogio aveva ambizioni e credo nella seconda batteria di averlo dimostrato vincendola. C’erano molte incognite legate al Palio, con alcuni cavalli esordienti. In finale non sono partito bene, risalendo poi in terza posizione e nell’ultimo giro in seconda. Pusceddu aveva un signor cavallo e batterlo era pressoché impossibile».

Veniamo a Siena: definito il lotto delle partecipanti, in quante Contrade sei la prima scelta?
«Bella domanda. Diciamo che l‘estrazione mi ha offerto alcune opportunità e dovrò giocarmele al meglio. Le opzioni interessanti non mancano. Ora si tratta di vedere quali cavalli verranno selezionati, l’assegnazione degli stessi alle Contrade e quindi valutare dove meglio potrò giocare le mie carte. Una cosa è certa: dopo un’attesa tanto lunga tutti i fantini avranno voglia di spaccare il mondo. Io per primo.».

Sarà purtroppo il primo Palio senza Andrea Mari: un’assenza che peserà tantissimo vista la caratura del personaggio e che forzatamente, anche se appare persino crudele sottolinearlo, sposterà molte dinamiche paliesche….
«Andrea era un ragazzo d’oro, una persona schietta con la quale si poteva parlare di tutto. In pista eravamo rivali, ma finita la corsa si tornava a ridere, scherzare e dialogare amabilmente. Certo, la sua assenza inciderà sensibilmente sulle dinamiche paliesche».

Sarai presente a Piancastagnaio e poi ad Asti: con quali prospettive?
«Sono eventi profondamente diversi. A Piancastagnaio, dove sarò al canapo per Voltaia, si corre in quattro su un ovale ricavato intorno ad un campo di calcio. Ad Asti (dove Zedde difenderà per il settimo anno consecutivo i colori di San Lazzaro, n.d.r) la pista è tecnica e particolare, sono ventuno i partecipanti e si disputano batterie e finale. Penso di avere le carte in regola per puntare in alto. La dirigenza gialloverde mi sostiene al meglio, ho vinto per San Lazzaro nel 2017 con Bomario (foto) e attualmente dispongo di soggetti competitivi, per cui….».

Hai già deciso con quale cavallo ti presenterai ad Asti?
«Presto per dirlo. Ho però idee chiare in proposito».

Sibilllino Giuseppe Zedde, che, in occasione della prima serata di prove di addestramento allo stadio ha portato ad Asti tre cavalli: Forban du Pecos, Cristallo da Clodia e Aiò de Sedini. Tre corse con peggior piazzamento il secondo posto: vittoria di Aiò e piazze d’onore con Cristallo e Forban. Giuseppe Zedde è sempre una garanzia di professionalità e rendimento: Silvio Quirico, Rettore di San Lazzaro, può dormire sonni tranquilli.

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