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Attualità
Agricoltura e burocrazia

Gli Agricoltori Autonomi chiedono lo stato di crisi per l’agricoltura piemontese

Dopo il mailing bombing della scorsa settimana, ieri l’incontro con l’assessore regionale.

Avevano promesso che avrebbero ripreso con forza le loro attività di protesta, arrivando anche a tornare in piazza con i trattori, e stanno mantenendo questo annuncio.

L’associazione Agricoltori Autonomi Italiani, nati meno di un anno fa appunto sulla scia delle grandi proteste di piazza, si stanno muovendo. La scorsa settimana in migliaia hanno attuato un’azione di “mailing bombing” inviando tutti contemporaneamente le mail alle segreterie delle istituzioni che possono attivar delle modifiche e delle riforme per venire incontro alle richieste degli agricoltori.

E proprio ieri c’è stato l’incontro fra una delegazione di AAI con l’assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Bongioanni, a Novara dove er in visita.

Nello specifico gli Agricoltori Autonomi hanno evidenziato la difficoltà delle aziende più piccole a partecipare ai bandi PSR e concorrere a fondi pubblici per mancanza di liquidità (è richiesto l’anticipo del 100% della somma).

Blue tongue, eccessiva burocrazia (in Lombardia, per esempio, le pratiche vengono evase in molto meno tempo rispetto agli uffici piemontesi) e problematiche legate alla comunicazione delle lavorazioni nei campi, la viticoltura in crisi sono alcuni dei temi trattati, anche a tratti in modo acceso.

Gli AAI hanno ribadito l’insoddisfazione anche per come vengono gestiti i fondi stanziati dalla Regione per il sostegno di particolari filiere agricole: «All’agricoltore in testa alla filiera, come al solito, rimane poco e ad avvantaggiarsene sono gli altri componenti della filiera», ha commentato il presidente dell’associazione Gabriele Ponzano.

In precedenza di Agricoltori Autonomi avevano anticipato all’Assessore un report climatico dettagliato in cui si evince che il 2024 è stato un rarissimo anno anomalo, ragion per cui ci sarebbero i presupposti per chiedere lo “stato di crisi economica” per il settore agricolo.

L’Assessore, dal canto suo, consapevole della difficoltà dell’agricoltura in questo momento storico ha ascoltato le istanze e comunicato le intenzioni  di provare a snellire la burocrazia che toglie tempo e risorse agli agricoltori. Ha ribadito il suo impegno per fare ripartire prima possibile i piani di contenimento dei cinghiali.

È stato accordato un tavolo tecnico entro metà febbraio  con funzionari dell’assessorato per trovare   soluzioni che facilitano l’accesso ai bandi.

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