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Gli ambulanti eleggono un’altra Commissione Mercatale, ma la prima resta in carica

Gli eletti ad agosto, riconosciuti dal Comune, non hanno rassegnato le dimissioni e rispondono contestando la procedura adottata

Ad Asti è stata ufficializzata la composizione di una seconda Commissione Mercatale, eletta dagli ambulanti che da settimane protestano contro la riduzione di orario (la chiusura dei banchi è passata dalle 19 alle 16) e che sono contrari all’ipotesi di accorpamento di tutte le attività in piazza del Palio, più volte paventata nel dibattito tra operatori e amministrazione comunale. Una nu0va Commissione che, secondo la volontà di chi ha promosso le elezioni, dovrebbe subentrare a quella regolarmente eletta ad agosto, riconosciuta dall’amministrazione Rasero, ma sfiduciata da un gran numero di operatori.

I rappresentanti eletti sono risultati Salvatore Nicastro, Andrea Percia, Manuele Zuanazzi, Aldo Bussolino, Ivan Ercole Cavatore, Angelo Carrisi, Mattia Minnella, Rachid Elyazioui, Mohammed Tahaoui, Enza Maraventano.

Andrea Percia, presidente provinciale G.O.I.A Fenapi, ha annunciato che i nomi degli eletti stanno per essere depositati in Comune affinché non ci siano più malintesi su chi siano i rappresentanti degli ambulanti.

«Nei prossimi giorni presenteremo una richiesta di incontro urgente con l’amministrazione comunale di Asti affinché sia convocata la nuova Commissione Mercatale cosicché si possa finalmente iniziare a lavorare seriamente per il bene del mercato e della città» annuncia Giancarlo Nardozzi, Presidente Nazionale G.O.I.A Fenapi annunciando un’assemblea per il prossimo 16 febbraio durante la quale si farà il punto sulle vicende degli ultimi mesi «e sulla necessità di una riforma che torni a garantire regole certe e uniformi su tutto il territorio nazionale».

Quindi tutto bene? In realtà la situazione non è così semplice perché i membri della Commissione Mercatale, quella riconosciuta dal Comune, non hanno rassegnato le dimissioni e non riconoscono l’esito delle nuove elezioni. Insomma, se gli ambulanti che hanno votato considerano l’attuale Commissione sfiduciata, quest’ultima non riconosce il voto espresso contestandolo nella forma  e nella sostanza.

«Non abbiamo rassegnato le dimissioni – replica Raffaela Gigliodoro a nome di tutti gli eletti in carica – e quindi restiamo al nostro posto. Non hanno eseguito la procedura giusta, come richiede il Comune di Asti da regolamento e aggiungo che la Regione non c’entra nulla; quindi continuano a restare fuori. Ci sono cavilli che vanno rispettati, non saltati per fare prima. D’altronde anche per fare un figlio occorrono nove mesi». Secondo Gigliodoro avrebbe dovuto essere il Comune a chiedere di eleggere un’altra Commissione perché, aggiunge, «a spanne non si va da nessuna parte».

Da parte del Comune ancora nessuna presa di posizione, salvo l’intenzione di confrontarsi con gli uffici prima di decidere come rispondere al G.O.I.A.

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