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Attualità

Gli avanzi del supermercato
finiscono in beneficenza

Canelli ha un cuore generoso e ancora una volta lo dimostra in silenzio, portando generi di prima necessità alle famiglie che faticano a mettere insieme il pranzo con la cena. Dal 29 aprile scorso è

Canelli ha un cuore generoso e ancora una volta lo dimostra in silenzio, portando generi di prima necessità alle famiglie che faticano a mettere insieme il pranzo con la cena. Dal 29 aprile scorso è infatti in corso una convenzione tra la Caritas-Canelli Solidale, la San Vincenzo, la Protezione Civile e la Croce Rossa di Canelli con il Banco alimentare di Asti per il ritiro di eccedenze alimentari dalla grande distribuzione. Ad essere coinvolto in questa iniziativa è un supermercato di Nizza Monferrato (il Gigante) che ogni mercoledì mattina consegna ai volontari quintali di merce avanzata come pane, focacce, verdura e frutta. Alimenti che se non venissero raccolti sarebbero destinati alla discarica e che invece permettono di tirare il fiato a chi fatica ad arrivare a fine mese. «Ogni settimana preleviamo cinquanta pacchi contenenti generi alimentari che poi consegniamo alla San Vincenzo per la distribuzione diretta a chi bussa alla loro porta» racconta Claudio Riccabone della Caritas.

Un'altra dozzina di pacchi viene invece consegnata a domicilio. «Abbiamo una lista di circa 25 persone che vivono sole o di famiglie che si vergognano a chiedere aiuto. A loro consegniamo con discrezione i pacchi. Lo stesso fa normalmente anche la Croce Rossa» continua Riccabone. Con l'inizio della bella stagione il fenomeno rischia di acutizzarsi per l'arrivo dei tanti lavoratori stagionali provenienti dall'Est. «Una parte dei viveri è destinata al centro di accoglienza, un'altra parte viene invece offerta alla comunità di recupero di Santo Stefano Belbo. E' un piccolo aiuto quello che offriamo. Che purtroppo non è sufficiente» osserva Riccabone. A Canelli sono infatti 260 le persone che mensilmente transitano in via Dante per chiedere aiuto alla San Vincenzo. Intorno agli stessi numeri ruotano gli interventi della Croce Rossa.

Buona parte di queste persone sono straniere ma ci sono anche famiglie di italiani in difficoltà, perché numerose o a monoreddito che vengono aiutati attraverso la donazione di cibo e generi di prima necessità. «Per fortuna i canellesi rispondono sempre con grande generosità a iniziative di questo tipo ? continua Riccabone ? Sarebbe bello però se a questo impegno se ne aggiungesse uno più materiale». Il riferimento va alla penuria di volontari che settimanalmente si occupano di portare i pacchi alimentari da Nizza a Canelli. «Alla fine siamo sempre i "soliti noti" -? scherza Riccabone -? le solite sette o otto persone. Ne approfitto per lanciare un appello a coloro che volessero aiutarci donando il loro tempo. Ne abbiamo un grande bisogno».

Lucia Pignari

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