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Attualità
Scambio culturale

Gli studenti del Giobert volano in Germania con Erasmus Plus: un viaggio tra scuola e inclusione

Otto alunni degli indirizzi Turismo e Relazioni Internazionali ospiti a Crailsheim: tra lezioni, volontariato e Special Olympics, un’esperienza di crescita personale e culturale

Nuova esperienza di scambio per l’Istituto Giobert di Asti, che dal 23 settembre al 3 ottobre ha partecipato a un progetto Erasmus Plus in Germania. Otto studenti e studentesse degli indirizzi Turismo e Relazioni Internazionali (Melissa Bardhi, Rebecca Bardoni, Valeria Goleac, Stefania Isaia, Gaia Rossi, Azzurra Rosso, Nicolas Merlino e Sophia Santi) hanno trascorso dieci giorni nella città di Crailsheim, nel Land del Baden-Württemberg, ospiti di famiglie tedesche.

Accompagnati dalle insegnanti di tedesco Sandra Catella e Tatiana Lanzetti, i ragazzi hanno frequentato le lezioni al liceo Albert Schweitzer, condividendo la quotidianità scolastica con i coetanei tedeschi. “La scuola è molto bella, grande e dotata di spazi comuni anche esterni dove gli studenti possono incontrarsi nei momenti di pausa” raccontano gli alunni, entusiasti dell’accoglienza ricevuta.

Il progetto, dal titolo “If not me, who?”, è stato finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ e ha avuto come obiettivo non solo lo sviluppo delle competenze linguistiche e interculturali, ma anche la promozione dell’impegno sociale e del volontariato. Gli studenti del Giobert hanno infatti dedicato diverse ore alla Fröbelschule, una scuola speciale per alunni con disabilità.

“Lavorare con i bambini è stato interessante e divertente – racconta una delle studenti – ci hanno accolto con affetto e in pochi giorni si è creata una relazione sincera con loro”. L’esperienza si è poi arricchita con la partecipazione alle Special Olympics, un torneo di calcio scolastico paralimpico ospitato dal TSG Hoffenheim, squadra che milita nella Bundesliga. Gli studenti italiani hanno svolto il ruolo di osservatori del fair play, con particolare attenzione al tema dell’inclusione all’interno delle squadre, composte ognuna da almeno quattro atleti con disabilità.

Il programma ha previsto anche momenti di scoperta del territorio, con visite guidate a Norimberga e Schwäbisch Hall, che hanno permesso ai ragazzi di approfondire la storia e la cultura tedesca. “L’accoglienza è stata calorosa – raccontano gli studenti – abbiamo potuto sperimentare davvero come si vive in Germania e le differenze culturali rispetto al nostro Paese. Le nostre famiglie tedesche ci mancheranno molto”.

Alcuni di loro stanno già pensando di tornare a Crailsheim durante l’estate, mentre il prossimo anno potrebbe essere il turno di un gruppo di studenti tedeschi in visita ad Asti. C’è anche chi guarda più lontano: “La vita in Germania mi piace, in futuro potrei pensare di studiare o lavorare lì”.



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