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Golosaria, a Casorzo si respira arte con “Mangal’aria” e “Alchimie e materie”

Doppia mostra di Arianna Raviola e di Luigi Bergamaschi su un’idea del dottor Vincenzo Garlando

Nell’atmosfera medievale che Casorzo Monferrato ha ricreato nell’ambito dell’appuntamento con Golosaria del weekend del 17 e 18 settembre, si inseriscono anche due importanti eventi artistici.

L’idea nasce dal Dottor Vincenzo Garlando, medico di medicina generale e pneumologo a Casorzo Monferrato, direttore del Centro Clinico del respiro e del sonno, da sempre appassionato promotore d’arte in generale, e di arte visiva in particolare.

“Respirare arte”, questo il titolo del doppio appuntamento a Casorzo Monferrato, vedrà come protagonisti Arianna Raviola nei suggestivi locali che introducono all’infernot del Conte Pico, e Luigi Bergamaschi nello storico locale dell’ex chiesa dei flagellanti bianchi (la Cesa di Batù).

In particolare Arianna Raviola, nativa e residente a Corsione, allieva del liceo artistico Benedetto Alfieri di Asti, presenterà le sue ultime raccolte grafiche dal titolo ironico e sorridente “Mangal’aria”.

“Mangal’aria” richiama simpaticamente la manifestazione Golosaria, ma soprattutto è un invito a esorcizzare il lungo periodo di soffocante isolamento con la fantasia stupita e sognante dei manga. Arianna infatti è allieva della Scuola Manga di Lucca, dove ha già frequentato due corsi di perfezionamento; la sua raccolta sarà per tutti un’occasione per scoprire il mondo culturale sotteso al fumetto giapponese, divenuto via via sempre più importante e universale.

Infatti, come dice il maestro che Keiko Ichiguchi: “I manga possono essere la porta d’entrata di qualsiasi mondo nuovo”.

Luigi Bergamaschi, invece, presenterà le opere della sua maturità artistica nell’ampio spazio della ex chiesa dei Batù. La raccolta pittorica ha per titolo “Alchimie e materia”, ammiccando al contorno medioevale della festa, ma soprattutto sottolineando l’origine materica ancestrale che sta alla base delle sue opere. Luigi, infatti, proviene dalla fotografia, ma l’esigenza del fare, della manipolazione del contatto diretto, lo hanno portato alla pittura. Luigi cerca un’arte dove risalti la forza della materia, dove il legno, il fuoco, i colori, i segni incisi diventano soggetto.

La pittura è vista come sperimentazione di materiali, superfici, tecniche; senza però tralasciare le regole compositive e percettive. Insomma, le opere esposte sono riconducibili alla cosiddetta arte informale, dove non c’è soggetto, o è appena suggerito. L’intento è di lasciare spazio alla mente di chi guarda e di evocare senza imporre. Il soggetto è la pittura stessa.

Le mostre saranno aperte sabato dalle 18,30 alle 22 e domenica dalle 9 alle 18.

 

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