La parrocchia “Assunzione di Maria Vergine” e l’associazione culturale “Grana Arte e Tradizione” organizzano per sabato 18 novembre alle ore 21 una serata di letture dal titolo “Abele Truffa, il maestro di carità e le belle leggende di Grana”. Ed è per mantenere viva la memoria di questo straordinario personaggio che si darà lettura delle “leggende” del maestro Truffa (foto).
L’interprete Elena Formantici, artista di Casa degli Alfieri, nell’ambito della rassegna Cunté Munfrà, darà voce a quei racconti coinvolgenti e profondi, semplici, seppure raffinati nella scrittura, quelli che i granesi di un tempo erano soliti paragonare a «un bel bicchiere di acqua fresca dopo un lavoro pesante nella calura». Le letture saranno intervallate da intermezzi musicali al maestoso organo “Giacinto Bruna” della parrocchiale di Grana Monferrato eseguiti da Vittorio Dessimone.
arà presente il vescovo di Casale Monferrato, mons. Gianni Sacchi, e interverranno alla serata mons. Carlo Grattarola, parroco di Moncalvo in quegli anni, colui che ha celebrato le esequie del maestro Truffa, e il professor Alessandro Allemano che, nel 1996, su richiesta dell’arciprete don Felice Gatti, parroco di Grana, ne ha redatto una biografia.
Il maestro Truffa nasce a Grana il 6 ottobre 1898 da Luigi e Angela Picollo, ultimo di nove figli. Consegue la licenza all’insegnamento nel 1920 e, dopo aver insegnato a Livorno Ferraris e a Poirino, presta servizio a Moncalvo fino al 1964, per raggiunti limiti di età. Noto a Grana come “maastro Abele”, è sempre stato molto legato al suo paese, al punto di scrivere quelle che lui stesso ha definito “le belle leggende di Grana”.