Periodicamente, qualche esponente della Regione Piemonte, soprattutto in tempo di elezioni, ma anche lontano dalle elezioni, si sveglia un mattino e dichiara che la soluzione del vecchio Ospedale abbandonato da oltre 20 anni è imminente, o quasi. Nel tempo dopo Cirio, Chiamparino, Cota è il turno ora dell’assessore alla Sanità Riboldi che dichiara il proprio entusiasmo per l’ipotesi progettuale dell’Unione Industriale di Asti che vedrebbe sorgere al posto del vecchio immobile di via Bottallo un grattacielo di 14 piani, 70 metri circa di altezza complessiva, rigorosamente a forma di grappolo dal costo presunto di 35 milioni di euro.
Da ex dipendente dell’Ospedale, che ha visto il progressivo declino della sanità astigiana e piemontese con decine di migliaia di cittadini che non si curano più, mi chiedo se l’assessore non abbia maggiori urgenze alle quali pensare oppure se, nel suo lavoro quotidiano che dovrebbe essere particolarmente gravoso, gli avanzi del tempo. L’assessore dichiara che troverà i soldi per avviare e concludere l’operazione. Incredibilmente le Istituzioni per talune iniziative i soldi li trovano per altre non ci sono oppure scarseggiano.
Da ex dipendente della sanità mi chiedo se i soldi non sarebbero meglio impiegati per assumere personale, per ridurre i tempi di attesa, per riattivare strutture sanitarie come l’ex Maternità, anziché pensare di impiegarli in immaginifici grattacieli. Da abitante di corso Alfieri, nei pressi della piazzetta S. Maria Nuova cerco di immaginare l’impatto del grattacielo di 14 piani costruito con materiali innovativi: vetro, acciaio ecc. e, immediatamente mi domando che cosa centri un simile ipertrofico edificio con il contesto del centro cittadino, a pochi metri dalla ottocentesca piazza Alfieri, a due passi dal Battistero di S. Pietro, a due passi dalla Torre Troyana di piazza Medici.
Si vuole davvero stravolgere la caratteristica del centro cittadino? Restano poi diversi altri quesiti: che fine farà l’ex convento dell’antico ospedale? Come può integrarsi con la nuova struttura? Come la Soprintendenza ai beni culturali tutelerà non solo il vecchio convento ma l’armonia del centro storico dell’intera città. Come si concilia la manifestazione del Palio che svolgendosi prevalentemente nella piazza Alfieri sarà sovrastata da un grattacielo, pur a forma di grappolo? È forse opportuno cominciare a pensare di cambiare il nome al Palio: anziché Palio di Asti, in Palio di Dubai.
Massimo Scognamiglio, ex consigliere comunale di Asti
12 risposte
Da ex dipendente della sanità anche se non astigiana sono esterrefatto dalla NON sanità attuale anche se vi sono reparti stupendi,come cardiologia che ringrazio e ringrazierò sempre ,che salvano un po la faccia all ospedale di Asti
Grande Massimo, condivido pienamente.
Pazzesco una modernità nel punto più medievale della citta. 🤔🤔
Il progetto del grattacielo a grappolo è completamente fuori luogo, meglio un parcheggio multipiano ben camuffato esteticamente, così andrà a generare reddito per la concessionaria e si potrà finalmente pedonalizzare piazza Alfieri e utilizzarla per eventi tutto l’anno
bene anche assumere personale sanitario, non basta mai
Tanto sta il ” grappolone ” ad Asti, come il ponte sullo stretto. Tanto spreco per legare un opera faraonica al proprio nome. Solo protagonismo e mancanza di rispetto per i bisogni del popolo sovrano.
Ma basta buttare soldi in progetti assurdi. Basta
A che cosa serve un grattacielo a grappolo? Non centra assolutamente con tutto il contesto dei dintorni. Servono altri servizi, serve andare incontro alle persone….ed aiutarle in qualche modo. Ad esempio creare degli alloggi per gli universitari. Oppure impiegare l’edificio facendo degli studi ambulatoriali per l’ASL, adibirlo ad un’altra università con altre facoltà.
Vergognoso sconvolgere l!armonia del centro storico con la costruzione di un moderno grattacielo che oltre ad essere costoso è anche di dubbio gusto1
Ma infatti. Sembra di stare nei Simpson. Lí non serve niente. Basta valorizzare il convento aprendo il chiostro con una bel prato verde sul viale. Piantino due filari d’uva se vogliono. Costa molto meno, ed é più bello. Servono spazi aperti ed eleganti nuovi. Solo così si crea valore. Utopia.
Purtroppo devo servirmi del sangue astigiano anche troppo spesso e sono più che soddisfatto del sevizio che mi viene offerto, sia come qualità che come tempistiche.
È lo stato dell’economia astigiana ad essere moribondo e costruire un grattacielo potrebbe essere un buon inizio per andare avanti.
Basta lamentarsi di tutto, diamoci una mossa
Sono d’accordo
Grattacielo!!!!!! Magari teniamo pulita Asti, degrado, erbacce sui marciapiedi che non si può camminare!
Grazie Massimo!!!!
Rivalutare il bello che Asti possiede, attenzione alla sanità e bisogna aiutare le giovani coppie se vogliamo un aumento demografico.