L’acqua è un elemento che ha effetti benefici sul corpo umano e sulla sua capacità di adattamento: perchè non provare a applicare la stessa filosofia al cane?
E’ partendo da questo ragionamento embrionale che Denise Santesso, titolare del centro cinofilo La Quercia Antica di San Damiano d’Asti, ha sviluppato un percorso emozionale acquatico per i cani (e i loro padroni).
Un’idea così approfondita e così efficace da averla spinta a registrarne il marchio, “H2O Dog Emozioni Acquatiche” e ad averne scritto un libro “L’acqua per il cane” edito da Antonio Crepaldi reperibile on line e prenotabile nelle librerie.
Già il sottotitolo spiega molto: un motore emozionale e mentale a supporto della gestione del nostro migliore amico, sia esso normodotato che disabile.
«Nel 2015 abbiamo realizzato la prima piscina – racconta Denise detentrice di numerosi certificati che la abilitano a tenere corsi di formazione per educatori oltre all’attività di pensione per cani – e abbiamo iniziato a “lavorare” con i cani e con i loro proprietari. Lo scopo è quello di cementare il rapporto di totale fiducia reciproca che deve esserci fra uomo e cane senza premi, cibi, giochi o stimoli. Solo l’acqua». All’inizio il cane deve vincere la diffidenza e deve imparare ad affidarsi totalmente al proprietario che lo contiene tenendolo stretto in modo da poter sentire reciprocamente respiro e battito del cuore. «Con il tempo – spiega ancora Denise – imparano a muoversi all’unisono in acqua affinando una simbiosi che inevitabilmente permane anche quando sono a terra». Un metodo che viene utilizzato sia per i cani normodotati che quelli disabili applicato anche nei percorsi di recuperi comportamentali per cani diffidenti o refrattari al contatto. Con grande efficacia. «Sarebbe importante che chiunque decidesse di prendere un cane non si fermasse alla tenerezza dei cuccioli o alla bellezza dell’esemplare, ma facesse una scelta proiettata nel futuro dell’animale tenendo conto della sua taglia adulta, della sua razza e della sua indole. E poi, una volta fatta la scelta, sarebbe buona cosa partecipare ad un corso per imparare a gestirlo prima di arrivare a rapporti difficili e conflittuali».