Settimana di raccolta firme nel sud Astigiano per Europa Verde Asti. Il gazebo ha fatto sosta a Canelli martedì e a Nizza questa mattina, venerdì, durante il mercato settimanale, per promuovere il progetto di legge regionale che chiede di ripristinare i treni in Piemonte. «Parliamo di circa 500 chilometri di binari, un terzo di una rete regionale che un tempo era fiore all’occhiello – spiega Giuseppe Sammatrice, portavoce con Patrizia Montafia – Dal 2010, ben 14 tratte sono state sospese. Le infrastrutture ci sono, e permetterebbero di lavorare veramente sulla mobilità sostenibile».
A Canelli, le firme raccolte sono state circa 180 in 2 ore; a Nizza intorno alle 130, in una seconda visita alla città del “Campanòn” dopo la prima, a inizio luglio, che ne aveva visto reperire un altro centinaio. Tra gli “scettici della rotaia”, c’è chi segnala come dei numerosi piccoli e piccolissimi comuni, in pochi abbiano il centro abitato in pianura, dove si trovano le stazioni, che diventano perciò di minor agevole accesso. Replica Sammatrice: «La proposta di legge che promuoviamo prevede navette per condurre dai paesi in collina alla stazione di riferimento più vicina. Le si potrebbero prenotare tramite smartphone, con pochi clic, oppure numero verde per i meno avvezzi alle nuove tecnologie».
Tra le criticità del trasporto ferroviario in Valle Belbo sollevate durante i due incontri il pressoché abbandono, per assenza di treni sulla Alessandria-Cavallermaggiore, della stazione di Canelli. Quella nicese è attraversata, a cadenza oraria, dalle vetture della Asti-Acqui Terme, il cui numero è stato però ridotto rispetto a prima dell’emergenza pandemica. Il servizio è inoltre del tutto assente il sabato e la domenica. Conclude Sammatrice: «Cavallermaggiore ha già sottoscritto la proposta di legge, abbiamo contatti aperti con Saluzzo e Bra». Il gazebo sarà inoltre mercoledì a Bistagno e domenica 24 a Torino, in piazza Castello.