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Esselunga Borgo
Attualità
La storia

Ha un arresto cardiaco mentre si trova al supermercato, ma un volontario CRI e un DAE gli salvano la vita

È successo ieri all’Esselunga del Borgo dove la presenza di un defibrillatore ha permesso a Davide Fontebasso e al direttore del negozio di attivare la catena della sopravvivenza

«Ho fatto ciò che chiunque fosse stato al mio posto avrebbe fatto per salvare una vita». Così Davide Fontebasso, 29 anni, residente a Montegrosso, dipendente della Società Autostrade e volontario soccorritore della Croce Rossa commenta il suo provvidenziale intervento all’Esselunga di corso Casale, martedì pomeriggio alle 13,15, dove ha salvato la vita a un uomo colpito da arresto cardiaco.

Tutto è successo in pochi attimi. «Ero all’Esselunga del Borgo per fare la spesa prima di andare al lavoro, – racconta – ma giunto all’altezza delle casse ho visto alcuni addetti che correvano e un po’ di movimento tra i clienti. Mi sono avvicinato e ho visto un uomo a terra, di circa 70 anni, con del sangue vicino alla testa. Ho capito, sentendo da vicino il suo respiro, che era in gasping (una sorta di boccheggiamento ndr) e che era stato colpito da un arresto cardiaco».

Mentre gli altoparlanti del supermercato hanno lanciato l’appello nel cercare un medico, magari presente nel negozio, Fontebasso si è accertato che qualcuno avesse già chiamato il 112 per chiedere l’intervento di un’ambulanza medicalizzata. Poi ha domandato al direttore dell’Esselunga se il negozio fosse dotato di D.A.E., un Defibrillatore semiautomatico esterno. E lo era.

«Ho iniziato le manovre per la rianimazione cardiopolmonare in attesa che mi portassero il D.A.E. – continua il soccorritore che alla Croce Rossa è anche istruttore nell’utilizzo dei defibrillatori – Poi, una volta portato lo strumento, ho assistito il direttore dell’Esselunga nel posizionare le placche sull’uomo. È stato il responsabile del negozio a premere il bottone per dare la scarica necessaria a far ripartire il cuore di quell’uomo ormai privo di sensi».

Il D.A.E. ha funzionato alla perfezione e Fontebasso, ripreso il massaggio cardiaco, ha aspettato poco meno di 2 minuti per avere la certezza, da parte del defibrillatore, che il battito era tornato e che il peggio, almeno in quel momento, era stato scongiurato.

«Pochi minuti dopo è arrivata l’ambulanza medicalizzata; gli operatori hanno stabilizzato il paziente, l’hanno intubato e portato al pronto soccorso del Massaia. Ci tengo, però, a evidenziare l’importanza di aver avuto un D.A.E a portata di mano, nell’Esselunga, e la prontezza con cui il responsabile del negozio mi ha supportato nel massaggio cardiaco. È stato un tipico esempio di come la catena della sopravvivenza abbia funzionato in un momento davvero critico. Ecco perché, come Croce Rossa, promuoviamo l’installazione dei D.A.E nei luoghi pubblici e i corsi alla popolazione per imparare a usarli. Lezioni che organizziamo spesso per i cittadini, gli insegnanti, oppure luoghi di lavoro».

Il 70enne è stato ricoverato in prognosi riservata. A Fontebasso sono andati i ringraziamenti da parte del direttore del punto vendita, Giuliano Maiorino e degli altri presenti che l’hanno definito un eroe. «Non solo un eroe – replica lui – ho fatto ciò che avrebbero fatto tutti al mio posto».

La vicenda avvenuta al Borgo ripropone nuovamente l’importanza di avere molti D.A.E a disposizione sul territorio affinché siano pronti per ogni evenienza. L’Esselunga ha sposato il progetto di cardioprotezione di tutti i suoi negozi, sedi e magazzini installando D.A.E. ovunque, tutti dotati di piastre pediatriche. Oltre 1.000 persone sono già state formate dalla catena di supermercati e, come spiegano dalla sede centrale di Milano, la prevenzione è così importante che anche le scuole, nel progetto “Amici di Scuola”, possono richiedere un defibrillatore. L’Esselunga garantisce alle scuole non solo il D.A.E., ma anche l’installazione e la formazione gratuita per il personale scolastico.

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