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Attualità

Per chi è bloccato alla dialisi
un carrello pieno di "gialli" da leggere

Inaugurata questa mattina la mini-biblioteca su rotelle al reparto Nefrologia dell'ospedale di Asti. Con il contributo dell'Associazione Comunica, dell'Israt e grazie alla donazione del professor Mantelli e della moglie, i pazienti in dialisi potranno far passare il tempo leggendo romanzi gialli. La raccolta di libri è ancora aperta, chi volesse contribuire può rivolgersi alla direzione dell'Asl

Si chiama "carrello dei gialli" ma presto potrebbe accogliere anche i grandi classici della letteratura italiana ed estera. E' stato presentato questa mattina alla Dialisi dell'Ospedale di Asti dove, a partire dai prossimi giorni, i pazienti del reparto Nefrologia potranno usufruirne.

«Qui da noi i pazienti dializzati passano quattro ore per tre volte la settimana in trattamento -ha spiegato il primario Fulvia Caligaris- e il tempo sembra fermarsi quando sono attaccati al macchinario di dialisi. Già adesso molti di loro leggono, altri, ipovedenti, si fanno leggere le cose ma avere a disposizione una mini-biblioteca in reparto è veramente importante per il loro umore e la qualità del tempo che trascorrono qui». A contribuire a questo progetto, oltre all'Asl, è stata l'Associazione Comunica nell'ambito della sua rassegna "I mesi del giallo" e l'Israt, che ha messo già a disposizione una parte di una donazione e che si occuperà di gestire la biblioteca su rotelle.

«Con cadenza mensile -ha spiegato la direttrice dell'Israt Nicoletta Fasano- rinnoveremo i titoli esposti. Prepareremo un elenco dei libri disponibili e metteremo a disposizione dei segnalibri per ogni paziente, in modo che lo stesso libro possa essere letto, posato e ripreso da tutti senza perdere il segno».

Il contributo più importante, per ora, arriva dal professor Bruno Mantelli, docente di storia contemporanea alle Università di Torino e Berlino che, per esigenze logistiche, insieme alla moglie ha dovuto disfarsi di migliaia di volumi regalati all'Israt affinchè venissero messi "in circolo". «Perchè i libri non si buttano, mai» ha ribadito il professore presente all'inaugurazione. «Devono passare di mano in mano e "fare chilometri", questa è la loro missione».

Per ora sono circa 200 i volumi che vanno dai più classici Maigret e Poirot ad autori contemporanei. In arrivo anche un altro fondo, quello messo a disposizione dal collega giornalista Paolo Monticone a ricordo del figlio Lorenzo. Ma la raccolta dei volumi è sempre aperta e se qualcuno volesse arricchire la biblioteca mobile della Dialisi, può farsi avanti presso la direzione dell'Asl e dare la propria disponibilità con la lista di titoli che intende regalare.

Daniela Peira

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