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campo da calcio di quarto
Attualità
Il caso

I cittadini di Quarto dicono no ad ogni ipotesi di creare un campo rom “temporaneo” nella frazione

In poche ore è già sorto un comitato pronto a dare battaglia contro il Comune: «Siamo pronti a bloccare la strada provinciale»

Sono bastate poche ore, da quando sono venuti a conoscenza che la loro frazione, Quarto, potrebbe essere adatta a ospitare, nell’impianto sportivo, l’eventuale campo rom “temporaneo”, ad aver convinto i residenti che fosse necessario creare un comitato dal nome inequivocabile: “No al campo rom di Quarto”.

Ai residenti della piccola frazione alle porte di Asti «è venuto un colpo», martedì mattina, quando hanno appreso dal giornale che l’amministrazione Rasero, in particolare il vicesindaco di Fratelli d’Italia Marcello Coppo, ha già effettuato un sopralluogo nel campo da calcio, che si trova nei pressi dell’autostrada, per valutare con il questore Sebastiano Salvo se lo stesso, a determinate condizioni, possa andare bene come luogo di accoglienza di un campo temporaneo. Un’area che accolga le famiglie rom in vista della chiusura di via Guerra.

L’attuale campo dei rom, infatti, dovrà essere chiuso e bonificato nel giro di pochi mesi. L’intenzione di Coppo è da sempre quella di lasciare che i rom vadano a vivere in case di proprietà, o ne acquistino una, non di allestire una nuova zona di accoglienza per i rom. Ma se ci saranno ancora famiglie occupanti al momento della chiusura dovranno essere ospitate da qualche parte, si pensa in un campo provvisorio gestito dalla Croce Rossa o dalla Protezione Civile.

Ad oggi il terreno da calcio di Quarto sembra una delle ipotesi più probabili (in alternativa, ma sempre a Quarto, si parlava di occupare un’area nei pressi del carcere). Però, come prevedibile, i cittadini di Quarto non l’hanno presa bene e tramite il portavoce del comitato chiudono ogni discussione con il Comune prima ancora che nasca.

«Qui a Quarto abbiamo già il carcere, la vetreria, l’impianto dei rifiuti: la politica non deve neanche permettersi di pensare a una simile soluzione – commenta Gianni Stroppiana – Per quanto ci riguarda siamo già pronti a bloccare il traffico sulla strada provinciale per fermare questa follia. Abbiamo già contattato un legale e faremo tutto il necessario per impedire questa sciocchezza. Senza considerare che il campo da calcio di Quarto si trova a meno di 100 metri dalle abitazioni, in un luogo del tutto inadatto a mettere un campo nomadi».

Il comitato farà analoga battaglia se venissero fuori altre ipotesi di dislocare le famiglie rom in una qualsiasi zona della frazione: «Non si può ridurre Quarto ad una sorta di ghetto – tuona Stroppiana – Anche se il campo da calcio è del Comune resta l’unica struttura sportiva che abbiamo. Che se la sbrighino tra loro, ma non pensino minimamente di coinvolgere Quarto in questa faccenda».

Anche da parte della società sportiva Asti Calcio, che quest’anno disputa la serie D, è arrivata una frecciatina all’amministrazione comunale tramite la pagina Facebook del club. «La preparazione riprenderà stabilmente sul campo di Quarto – si legge in un post – salvo altre occupazioni creative”.

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