Confronto molto schietto con gli eletti del Movimento 5 Stelle, che hanno relazionato sulla loro attività in Parlamento e in Regione. «Abbiamo le proposte di legge per labolizione dei rimborsi elettorali, delle province, per il parlamento pulito», hanno dichiarato, aggiungendo un commento su Beppe Grillo: «Dobbiamo sfruttare quella che è la sua immagine e la sua popolarità per portare avanti il nostro messaggio»
«Abbiamo fatto un sacco di cose in questi mesi e non solo scambiarci gli scontrini. Oggi siamo qua per rendicontare il nostro operato e per dare a tutti voi la possibilità di fare le domande che volete». Gli eletti in Parlamento e in Regione del Movimento 5 Stelle hanno incontrato gli astigiani sabato pomeriggio nella sala consiliare della Provincia. Un confronto molto schietto, moderato da Fabio Desilvestri, dove non sono mancate le frecciate contro i media, colpevoli, secondo gli attivisti del movimento, di portare avanti unopera di disinformazione ai danni della nuova realtà parlamentare. Ad aprire il dibattito è stato lonorevole Paolo Romano, eletto alla Camera.
«Dopo il nostro arrivo le commissioni hanno tardato parecchio a formarsi e cè stata lelezione del Presidente che è andata come tutti sapete. Per quanto riguarda la contestazione al movimento per la mancata alleanza con il PD è giusto che sappiate come sono andate le cose. Non ci è stata proposta alcuna alleanza da parte di Bersani ma solo di votare la fiducia al suo governo. Abbiamo poi fatto un tentativo di apertura proponendo il nome di Rodotà per la presidenza – ricorda Romano – ma anche in questo caso è andata male. Se fosse stato eletto Rodotà sarebbe stato lui stesso ad incaricare un premier per formare il nuovo governo ed è ovvio che in quel caso sarebbe stato difficile per noi non concedere la fiducia. Ecco perché laccordo non cè stato».
Anche Fabiana Dadone, eletta alla Camera e componente della Commissione Affari Costituzionali, ricorda le numerose proposte di legge depositate dal Movimento 5 Stelle, tra cui quella sulla riforma della legge elettorale. «Inoltre abbiamo le proposte di legge per labolizione dei rimborsi elettorali, delle province, per il parlamento pulito. Quando abbiamo detto in campagna elettorale che siamo in guerra è assolutamente vero». Lonorevole Dadone ha evidenziato una contraddizione della sinistra italiana. «Rodotà era un nome perfetto per la presidenza della Repubblica, un uomo talmente di sinistra che infatti la sinistra non lha votato». Davide Bono, consigliere regionale del M5S allopposizione, ha annunciato quelli che saranno i nuovi tagli e gli aumenti decisi dalla Regione Piemonte «che dal 2014 aumenterà lIrpef con un incremento che colpirà le famiglie per importi da 50 a 150 euro. Invece a luglio e agosto gireranno meno bus e avremo meno treni perché con la chiusura delle scuole saranno applicati i tagli ai trasporti. Pensate – spiega Bono – che spendevamo 700 milioni di euro per far girare i treni regionali ma da marzo, improvvisamente, ci hanno detto che bisognava fare un taglio del 33%».
Durante lincontro in Provincia è stata toccata la questione Grillo e i continui attacchi che lo stesso rivolge verso i giornalisti e i media «politicizzati». Gli eletti del M5S confermano la nuova linea adottata rispetto alle partecipazioni televisive. «Inizieremo a fare dei corsi per comunicare meglio quello che abbiamo da dire e alcuni di noi hanno iniziato a partecipare ad alcune trasmissioni tv – spiegano gli eletti – In ogni caso non ci vedrete mai in programmi tipo Il processo di Biscardi ma solo dove potremo raccontare i nostri progetti».
Secondo Roberto Venturini, presente al dibattito, «il Movimento 5 Stelle inizierà ad esistere nel momento stesso in cui Grillo comincerà a stare zitto. In Parlamento ci siete voi – spiega Venturini – ma a parlare è sempre e solo lui. Mi fa sorridere che abbiate scoperto che in politica esiste la denigrazione dellavversario, soprattutto da una parte. Vi consiglio di allenarvi come state facendo ora e di esporvi di più». Fabiana Dadone e Paolo Romano hanno risposto alle critiche mosse spiegando così il ruolo di Beppe Grillo nel Movimento 5 Stelle. «Dobbiamo sfruttare quella che è la sua immagine e la sua popolarità per portare avanti il nostro messaggio perché in Parlamento ci sediamo noi e non lui – spiega Romano – I media sono tutti politicizzati ed è ovvio che tirino lacqua al mulino che fa più comodo. Ecco perché vogliamo abolire i finanziamenti ai giornali e far diventare la Rai come la BBC, una sola rete non più controllata dalla politica».
Alle parole di Romano fanno eco quelle di Fabiana Dadone. «Beppe Grillo è la persona che ha permesso a 163 cittadini di arrivare nella stanza dei bottoni. Essere lì, tenerli docchio, li mette in agitazione. Certo, ogni tanto Grillo usa espressioni un po forti ma ci ha permesso di portare la nostra voce lì dentro. Daltro canto i tg politicizzati non dovrebbero esserci in un Paese dove cè la libertà di informazione».
Riccardo Santagati
Twitter: @rickysantagati